Potrebbero esserci importanti strascichi politici ed amministrativi sulla questione legata alla presenza di tavolini imbanditi utilizzati da un’attività commerciale di Roccagorga e sistemati accanto al monumento che celebra i caduti rocchigiani durante la guerra a ridosso della centralissima Piazza VI Gennaio, nel cuore del paese lepino. La vicenda, come spesso accade in questi periodi di condivisione virtuale, è sbarcata anche sui Social e proprio uno dei post sull’argomento ha aperto una serie di commenti, alcuni dei quali di amministratori comunali attualmente impegnati all’interno della squadra guidata dal sindaco Nancy Piccaro. Un po’ a sorpresa, ad intervenire su uno di questi post è stata l’attuale assessore alle Attività Produttive del Comune di Roccagorga, Lubiana Restaini, che in risposta ad una nota che spiegava quanto accaduto, ha scritto: “Mi dissocio, pur essendo l’assessore preposto non ne ero a conoscenza”. Un fulmine a ciel sereno quello del membro dell’esecutivo uscito fuori dalle urne del 26 maggio scorso, che hanno sancito la vittoria di “Tradizione e Futuro”, la lista a sostegno della candidatura di Nancy Piccaro. Ma, come se non bastasse, a stretto giro di commenti è arrivato quello di un altro componente della maggioranza, il presidente del consiglio comunale Maurizio Fusco, che si è limitato a rispondere ad un commento nel quale si sottolineava come la gravità non stia tanto nella licenza evidentemente concessa al titolare dell’attività commerciale, quanto alla posizione e all’opportunità, se si considera quello un luogo “sacro” che risulta essere stato profanato. “Concordo”, il laconico pensiero del presidente della massima assise cittadina che, evidentemente, era anch’egli all’oscuro della decisione di altri. Un tema caldissimo, soprattutto se si considera che finora nessuno si è preso la responsabilità di quanto accaduto.