Roccagorga, mediazione fallita nel Partito Democratico. Ci saranno le Primarie

Mediazione fallita all’interno del Partito Democratico di Roccagorga. Tra le due anime della maggioranza, quella che sostiene Carla Amici per un secondo mandato e quella (l’ala di Osservatorio Democratico) che, invece, è rimasta delusa dall’ultimo quinquennio e vuole puntare tutto sulla figura di Francesco Scacchetti, non si è trovato l’accordo per evitare le Primarie e, probabilmente, per presentarsi uniti e compatti alle elezioni per battere il centrodestra. Dopo mesi di lotte a colpi di post sui social network, di comunicati stampa, di lettere, di mail, di imbarazzi e di regolamenti, a mettere la parola fine ad una situazione di cui certamente non beneficia lo stesso partito, è la segreteria provinciale, che dopo aver tentato la mediazione ha dovuto prendere coscienza dell’impossibilità di trovare un accordo ed ha fatto l’unica cosa che prevede il regolamento del Pd: chiedere al segretario comunale Erasmo Spaziani di programmare la data per le Primarie tra la Amici e Scacchetti. Manca ancora l’ufficialità, che arriverà lunedì, ma fonti vicine al partito parlano ormai dell’inevitabilità di ricorrere ad uno strumento che sa tanto di democrazia, ma che in questo caso specifico assomiglia maggiormente ad una guerriglia tra chi è costretto a stare dalla stessa parte pur non pensandola allo stesso modo. E’ lo stesso Erasmo Spaziani ad affidarsi ad una nota nella quale sottolinea il fallimento della mediazione e, di fatto, anche del suo ruolo politico all’interno del partito rocchigiano. Ora si penserà alla data (presumibilmente domenica 6 aprile con meno possibilità che si svolgano il 30 marzo). Due o tre settimane nelle quali, probabilmente, le armi verranno ulteriormente affilate e ognuno cercherà di scaricarsi vicendevolmente la colpa di questa impasse che ha portato il Pd (reduce da un’affermazione storica cinque anni fa) a combattere una battaglia di principi e di atti di forza probabilmente evitabili e che sicuramente avrà minato la credibilità di un gruppo dirigente.

Simone Di Giulio