E’ arrivato il momento di capire le intenzioni dell’amministrazione comunale di Sezze sulla delicata questione dell’eventualità di esternalizzare il servizio di riscossione dei tributi comunali, come si evince dalla delibera di giunta numero 128 del 10 agosto scorso sulla quale gli esponenti delle minoranze hanno chiesto ed ottenuto la convocazione di un consiglio straordinario ad hoc. Come promesso nel corso dell’ultima riunione, il presidente del consiglio comunale Enzo Eramo ha convocato la seduta, che si svolgerà oggi a partire dalle 16:30 all’interno dell’aula dedicata ad Alessandro Di Trapano. La richiesta di tutte le forze di minoranza in consiglio (Biancoleone e SezzeBeneComune) era arrivata dopo un paio di interrogazioni e, soprattutto, dopo quanto accaduto a Pontinia, con un’indagine aperta a carico di 12 soggetti relativa a presunti reati legati ad un’idea molto simile a quella ipotizzata nell’atto di indirizzo della giunta setina. Già nel corso dell’ultima riunione del consiglio la questione era stata marginalmente toccata, con la posizione del sindaco e della maggioranza sull’eventualità di revocare l’incarico di segretaria comunale a Daniela Falso, interessata dall’indagine di Pontinia per gli anni in cui ha svolto lì questo incarico. Ma domani la questione sarà di stampo prettamente politico, con un ente che ha chiaramente difficoltà (per carenza di personale sua e della Servizi Pubblici Locali) a riscuotere i tributi, ma una minoranza che vuole evitare una seconda A&G, la società inizialmente incaricata di redigere un semplice database degli immobili del territorio setino ma che poi ha chiesto che gli venissero riconosciuti gli aggi delle riscossioni dei tributi, citando in giudizio l’ente per oltre 4 milioni di euro. La richiesta delle opposizioni di convocare un consiglio straordinario, inoltre, potrebbe essere l’occasione per ascoltare chi questa idea l’ha avuta. Tra le richieste, infatti, spiccano quelle di audizione dell’ideatore della delibera “incriminata”, del proponente della stessa e del suo estensore. Oltre, naturalmente, alla posizione dell’ente stesso, che finora non ha spiegato in nessuna occasione ufficiale come intende comportarsi in questa vicenda.