“Anche quest’anno, con la scuola finita e l’estate iniziata, ci troviamo a registrare caos e ritardi. Parliamo dell’assistenza ai bambini e ragazzi disabili nei centri e nelle colonie estive, di cui a quanto pare non c’è traccia”. A denunciare la situazione attuale e i disagi delle famiglie è il movimento Lbc, per voce della sua segretaria, Elettra Ortu La Barbera.
“Quello che sappiamo – spiega Elettra Ortu La Barbera – è che ad oggi non è stata stipulata nessuna convenzione tra il Comune e le cooperative che si occupano dell’assistenza alle persone con disabilità e diverse famiglie che hanno iscritto i loro figli ai centri sono state informate del fatto che l’assistenza per la disabilità non sarebbe stata al momento garantita. Per il mese di giugno non se ne parlerà e si può solo sperare che il servizio possa entrare in funzione a luglio. Ma intanto la scuola è finita lo scorso venerdì e ci chiediamo come facciano le famiglie che hanno figli con disabilità ad affrontare queste settimane”.
“L’alternativa, lo sappiamo bene, è rivolgersi a centri e operatori privati. – continua Elettra Ortu La Barbera -Negli anni passati le colonie estive sono sempre iniziate a metà giugno e nell’anno del Covid sono proseguite anche nel mese di agosto per garantire la continuità del servizio e offrire supporto ai genitori che gestiscono figli con disabilità. Passi la prima estate che è stata di insediamento, ma ora siamo al terzo anno dell’amministrazione Celentano e questi ritardi su servizi essenziali che dovrebbero aiutare i più fragili e chi è in difficoltà sono inaccettabili e ingiustificabili”.
“Temiamo – aggiungono i consiglieri Dario Bellini, Damiano Coletta, Floriana Coletta e Loretta Isotton – che ad aggravare questa situazione sia anche il passaggio dell’assistenza specialistica dai Servizi sociali alla Pubblica istruzione. Prima di questo passaggio c’era una parte di ore e prestazioni che veniva usata per l’estate e con questa quota si riusciva sempre a dare assistenza ai bambini e ragazzi disabili con assistenza uno a uno. Sappiamo che ci sono stati diversi incontri nei mesi scorsi con le associazioni e il Comune, ma non ci sono state risposte certe sui tempi, solo vaghe assicurazioni sul fatto che i centri partiranno. Il timore è legato anche al nuovo appalto a quanto pare aggiudicato con un’offerta economica nettamente inferiore rispetto al passato, che sta lasciando tante famiglie nel limbo e che potrebbe non garantire il rapporto uno a uno ma solo un rapporto di un operatore ogni tre bambini disabili”.
“E questo è un danno per le disabilità gravi che necessitano di supporto maggiore. Sappiamo già – spiegano i consiglieri – che ad esempio l’associazione LatinAutismo, per non deludere 40 famiglie, sta facendo ricorso a una raccolta fondi privata. Lo stato confusionale dell’attuale amministrazione si traduce in una mala gestione di molti servizi strategici ed essenziali, non solo quello dei rifiuti ma anche quello dei servizi sociali e della tutela dei fragili. E i danni che la comunità sta pagando sono altissimi. Sembra che la priorità per queste amministrazione sia data solo alle attività commerciali, mentre la fascia della popolazione che ha bisogno di maggiori tutele resta indietro”.