BASSIANO, Lsu non stabilizzata: il Comune condannato in Appello

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Potrebbe creare seri problemi alla stabilità economico-finanziaria del Comune, oltre che un notevole imbarazzo, la sentenza che la Corte di Appello di Roma ha emesso nei giorni scorsi su un procedimento incardinato da anni tra il Comune di Bassiano e una donna, inquadrata come Lavoratore Socialmente Utile, che rivendicava 14 anni di contribuzioni non versate e la mancata stabilizzazione da parte dell’ente. Dopo aver vinto la causa di primo grado, l’ente si è trovato ad affrontare l’appello presentato dalla ex dipendente, una 50enne, e la sentenza ha dato ragione a quest’ultima, supportata da atti e documenti che comprovavano come, durante il periodo dal 1997 al 2011 la stessa abbia ricoperto l’incarico di bibliotecaria rispettando i dettami imposti dall’ente, decisamente differenti da quelli previsti nel novero degli Lsu.

Rispetto alla sentenza di primo grado, la lavoratrice aveva sottolineato come non fosse stata considerata la lunghezza del rapporto (ben 14 anni rispetto ai tempi solitamente previsti per gli Lsu), non fosse stata considerata la questione relativa ad un percorso per giungere all’assorbimento, fosse stata sempre considerata una lavoratrice subordinata (con orario di lavoro, di presenza, giustificazione delle assenze, fino al timbro del cartellino) e, infine, come i giudici non abbiano accertato che le mansioni non rispettavano il progetto originario. La V sezione Lavoro e Previdenza della Corte di Appello di Roma, invece, ha tenuto conto di questi dettagli ed ha stabilito che, visti i documenti presentati e il quadro d’insieme, l’appello era fondato e meritasse accoglimento. Significativo, in questa ottica, l’atteggiamento del Comune di Bassiano che si era opposto al ricorso ma che in sede dibattimentale non aveva nemmeno presentato il progetto originario cui la lavoratrice rientrava. Da qui la decisione della corte, che ha condannato l’ente a pagare oltre 66mila euro di differenze retributive, 4mila di tfr e, soprattutto, gli interessi e la rivalutazione maturati, oltre che le spese processuali.

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