Una serie di critiche, particolarmente incisive ed altrettanto articolate, hanno fatto da corollario all’approvazione del Bilancio di Previsione del Comune di Sezze che la scorsa settimana è passato sotto la lente di ingrandimento del consiglio comunale, chiamato a votare un documento che, di fatto, rappresenta la volontà della maggioranza di costruire la città nei prossimi due anni, fino al termine del mandato iniziato nel 2017 da Sergio Di Raimo. All’interno dell’auditorium “Mario Costa” e dopo l’introduzione al documento del primo cittadino, le forze di opposizione non hanno affatto nascosto le loro perplessità.
Ad avanzare dubbi sulle idee che la maggioranza ha posto nero su bianco all’interno dei documenti economico-finanziari è stata inizialmente Eleonora Contento, esponente tra i banchi del consiglio comunale di SezzeBeneComune, che ha posto l’accento sulle incongruenze delle scelte programmatiche del Comune, sottolineando in diversi passaggi come quello proposto dalla maggioranza sia una sorta di copia-incolla rispetto a quanto presentato nel corso di questi 3 anni di mandato elettorale. La stessa Contento ha sottolineato come le note dei revisori dei conti lascino intendere che la situazione delle casse del Comune non sia florida come si vuol far credere.
Altrettanto incisivo Serafino Di Palma, esponente del gruppo Biancoleone, che ha attaccato la maggioranza parlando di debiti fuori bilancio, ma anche della delicata situazione nella quale versa la Servizi Pubblici Locali, con una questione aperta da anni riguardante il rapporto debiti e perdite del Comune nei confronti della società partecipata che non viene ancora risolta.
Le critiche per la squadra guidata da Sergio Di Raimo, infine, non sono mancate neanche sul versante di Italia Viva, rappresentata in consiglio comunale da Giovanni Bernasconi, uscito un anno fa dalla maggioranza ed approdato tra i banchi dell’opposizione. L’esponente del partito di Renzi, nel suo lungo intervento, ha cercato di andare oltre i freddi numeri lanciati dall’amministrazione, soffermandosi piuttosto su una visione di insieme dei problemi che affliggono la città. Bernasconi ha pesantemente contestato alla maggioranza la mancanza di programmazione, anche in considerazione di quei fondi che, a causa dell’emergenza sanitaria, il Comune si è trovato a gestire in attivo. Secondo l’esponente di Italia Viva si sarebbe dovuto ragionare in maniera più approfondita e non farsi “tentare” dall’opportunità di spenderne la maggior parte, ma pensare anche al futuro prossimo e a forme di tutela nei confronti di chi, oggettivamente, tra un po’ inizierà a soffrire.