Mentre Carla Amici e Francesco Scacchetti aspettano l’ultima parola della segreteria provinciale (che dovrebbe arrivare ad ore) sulla questione Primarie nel Pd a Roccagorga, sull’argomento interviene Giorgio De Marchis, che dalle pagine del suo blog critica i toni aspri utilizzati dal profilo Facebook dal gruppo di Osservatorio Democratico: “Fino a qualche anno fa il grande problema dei partiti del centrosinistra era la scelta delle candidature a sindaco. Oggi il problema si è spostato sulla celebrazione delle Primarie, uno strumento utile che, tuttavia, viene sempre più usato in modo distorto con effetti controproducenti.
In molti luoghi – spiega De Marchis – si usano le Primarie non per selezionare il candidato con un processo partecipativo, ma per risolvere conflitti interni, o peggio, per imporre candidature. Ho cercato di spiegarlo agli amici di Roccagorga durante una riunione qualche sera fa, ho cercato di fargli capire che la premessa della primarie è il “riconoscimento” dell’avversario interno, non la sua negazione. Ho detto che le Primarie, di solito, non si usano nel caso ci sia un candidato sindaco al secondo mandato, soprattutto quando la prima designazione è avvenuta proprio con le Primarie. Ho sostenuto che era necessario ritrovare la strada del confronto per affrontare serenamente le elezioni amministrative con una compagine guidata dal Sindaco uscente e capace di rappresentare tutti. Purtroppo, debbo prendere atto che gli spazi per l’uso della ragione e del buon senso sono sempre più ridotti nel Pd pontino. Ieri sera, con grande stupore, ho letto un commento di “Osservatorio Democratico” ad un post su un social network che con un linguaggio truce e offensivo, strumentalizzava posizioni della segreteria provinciale circa una presunta imposizione delle primarie al segretario del circolo, delegittimando anche il segretario provinciale che quelle cose non le aveva mai dette ne pensate. Di più, offendeva il candidato sindaco e insinuava proposte indecenti, quando il giorno prima durante la riunione a Latina l’accusa formulata contro il sindaco era l’opposto, ovvero di non aver formulato nessuna proposta. Ma la cosa che mi ha colpito di più – prosegue De Marchis – è stata l’ultima frase, quel “li abbiamo distrutti” che non andrebbe pronunciata nemmeno contro il peggior nemico. Quando leggo certe cose mi chiedo che fine stia facendo il pd in provincia di Latina, mi chiedo se sia giusto che un Sindaco venga trattato in questo modo al di fuori di qualsiasi scontro politico. A questo punto ritorno sulle mie posizioni e ribadisco che in questo clima le primarie oltre ad essere inutili sarebbero dannose, solo un Tribunale del popolo per emettere una sentenza. Tutto questo non serve al Pd e, non credo, serva a Roccagorga. Mi auguro e mi adopererò affinché prevalga la ragione, spero che il segretario provinciale a questo punto prenda in mano la situazione, riconducendo il Pd locale ad un clima di normalità e tolleranza per costruire una lista guidata da Carla Amici che tenga dentro tutte le istanze. Tutto il resto sarebbe soltanto – ha concluso De Marchis – l’autodistruzione di un partito nel centro con la più alta vocazione progressista della provincia di Latina”. Immediate sono arrivate le scuse da Osservatorio Democratico, che ha cancellato il post incriminato sottolineando: “Abbiamo appreso dal segretario provinciale della pubblicazione di un post di Osservatorio Democratico con contenuti che nulla attengono alla politica ed al rispetto che si conviene sempre e comunque alle persone. Con sincera convinzione, ci scusiamo con tutte le persone che a ragione si ritengono offese dai contenuti e dal linguaggio utilizzato. Abbiamo provveduto immediatamente a rimuovere il post e fatto in modo che non possa accedere più nessuno, senza permesso, dentro il nostro profilo. Da questo momento il solo ed unico responsabile risponde al nome di Antonio Ricci”.
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