Si è svolta mercoledì 19 febbraio la seduta pubblica straordinaria del consiglio comunale, aperta dall’approvazione dei verbali della seduta precedente e in seguito dalla relazione del Presidente della Commissione Urbanistica e Usi civici Giulio Cesare Di Manno sulle sette proposte di alienazione di terreni gravati da uso civico all’odg, successivamente approvate dall’assise. Il sindaco Salvatore De Meo ha poi introdotto il punto relativo all’adozione della variante e sdemanializzazione per la realizzazione del progetto del monumento a “Cristo Redentore” su Monte Passignano, rendendo noto che la richiesta è stata formulata dall’Associazione San Pio, che assumerà a proprio carico la cura e la spesa per la realizzazione del monumento. Sussistendo un interesse pubblico per il luogo di culto, per l’area in oggetto, di uso civico, si procederà con un intervento in deroga agli strumenti urbanistici che prevede la procedura semplificata. Il Consigliere Bruno Fiore ha formulato sulla proposta di variante una serie di osservazioni «esclusivamente di ordine paesaggistico e di tutela dell’ambiente e prive di ogni velleità anticlericale», facendo risaltare alcuni elementi che si evincono dal progetto preliminare, tra cui l’imponenza impattante della statua e del piedistallo, per complessivi 15 metri di altezza, e l’impianto di illuminazione previsto per il monumento, che potrebbe essere causa di inquinamento luminoso. Fiore ha poi voluto rilevare la presenza nella zona di un castelliere protostorico, evidenziando come l’area in oggetto abbia una rilevanza archeologica e che il progetto è ancora privo del parere della Soprintendenza. Per le suesposte ragioni ha invitato l’assise a rinviare l’approvazione dell’odg per consentirne un’analisi più dettagliata e ponderata. Dopo l’intervento del Consigliere Egidio Turchetta, che si è dichiarato favorevole all’approvazione del punto, il Sindaco De Meo ha voluto nuovamente prendere la parola per precisare che alcune considerazioni esposte dal Bruno Fiore sono certamente condivisibili ma ha anche sottolineato che trattasi soltanto della fase iniziale di un percorso e che «dovranno necessariamente essere acquisiti tutti i pareri degli Enti sovracomunali e saranno valutati attentamente tutti i requisiti citati dal Consigliere Fiore, come già evidenziato in sede di Commissione, e comunque si è tenuto conto della presenza dell’area archeologica. Il progetto preliminare non ha alcunché di vincolante e non è detto che debba diventare definitivo». La proposta di rinvio formulata dal Consigliere Fiore ha raccolto soltanto 2 voti favorevoli, e la successiva votazione ha visto l’approvazione con 26 voti favorevoli e 2 astenuti. Il successivo punto sulla modifica del Regolamento per l’esecuzione in economia di lavori, forniture di beni e prestazione di servizi è stata introdotta dal Presidente della Commissione consiliare Bilancio Antonio Scalingi, che ne ha motivato l’approvazione a seguito dell’entrata in vigore della Legge di conversione n°106 del 12 Luglio 2011, la quale prevede che “per servizi e forniture di importo inferiore ad Euro 40.000 è consentito procedere ad affidamento diretto da parte del responsabile del procedimento”. A seguito dell’approvazione si è passati all’ultimo punto all’odg che prevedeva le interpellanze ed interrogazioni. Elisabetta Giuliano si è fatta portavoce del disagio espresso dagli oltre 200 firmatari della petizione consegnata al Comune relativa all’apertura di un sexy shop in via Occorsio, con una interrogazione «che non ha alcun intento moralistico», chiedendo di sapere «se dal punto di vista urbanistico e commerciale si è tenuto conto delle previsioni del PRG e del Regolamento per l’apertura di simili esercizi sensibili e se si intende intervenire per la chiusura di tale esercizio, in virtù della salvaguardia dell’art. 21 della Costituzione Italiana sul decoro della famiglia e del senso del pudore». Nel suo riscontro l’Assessore alle Attività produttive Onorato De Santis ha dichiarato di comprendere il disagio di molti cittadini nei confronti di tale pubblico esercizio commerciale ma che al tempo stesso, a seguito di dettagliati controlli, non è emerso alcun elemento ostativo o impedimento e sussiste piena rispondenza dei requisiti per l’esercizio e il suo titolare. De Santis ha infine assicurato che l’attività verrà costantemente monitorata anche per assicurare che l’attività operi nel rispetto del pubblico decoro. Bruno Fiore ha presentato una lunga interrogazione sulla realizzazione abusiva di frangiflutti nello spazio antistante il Camping Settebello, ponendo alcuni quesiti sul derivante impatto ambientale, cui ha fatto seguito l’intervento del Sindaco. De Meo ha innanzitutto affermato che «l’intervento in oggetto è ovviamente un abuso che va censurato, per il quale la Capitaneria di Porto ha operato il relativo sequestro e l’Ufficio Tecnico comunale ha emesso apposita ordinanza di demolizione. Ma certamente le forze di Polizia non possono essere tacciate di complicità o di omertà come sostiene il Consigliere Fiore. Ciò è ingeneroso nei confronti sia della Polizia Locale, che opera con grande dedizione sia pure con mille difficoltà a causa della vastità del nostro territorio, che della Capitaneria di Porto e di tutte le altre Forze di Polizia». In seguito il Sindaco ha effettuato una complessiva considerazione sullo stato del nostro litorale e sui fenomeni erosivi antecedenti al 2005 che lo hanno interessato, a seguito dei quali la Regione Lazio operò con fondi comunitari un intervento costato milioni di Euro e che ha però generato seri problemi: «Più volte l’Amministrazione comunale, nella consapevolezza che la prosecuzione del fenomeno erosivo sta mettendo seriamente a rischio la fruibilità del litorale di Fondi, ha sollecitato la Direzione regionale Ambiente ad un intervento di somma urgenza per attenuare i danni derivanti da un intervento pubblico risultato incompleto e inadeguato. L’intervento di ripascimento ha infatti deturpato visivamente il nostro litorale, a causa del versamento di sabbia scura e granulosa visivamente impattante prelevata da cave sottomarine nell’area di Civitavecchia, completamente diversa da quella naturale e dorata della duna fondana, alterandone al tempo stesso la bellezza e la fruibilità. La contestuale installazione di pennelli frangiflutti tra la foce di Torre Canneto e il lido antistante l’attività turistica “Il Tucano”, molto più invasivi di quelli di cui si discute oggi, ha solo apparentemente risolto il problema erosivo, considerato che esso si sta ripresentando in forma ancora più acuta nel versante sud verso la foce di Santa Anastasia». Infine Giancarlo Di Manno ha chiesto conferma al Sindaco delle dimissioni del Presidente del MOF Michele Pasca Raymondo. Il primo cittadino ha reso noto di averne avuto notizia ufficialmente dall’Assessore regionale alle Politiche del Bilancio Alessandra Sartore e si è anche rammaricato del fatto che «Pasca Raymondo non sia stato messo dalla precedente gestione della Regione Lazio nelle condizioni di mettere a frutto la propria notevole esperienza europea». Ha inoltre precisato che nel merito dell’arbitrato tra Regione Lazio e MOF la definizione degli impegni economici delle parti non soddisfa il soggetto gestore, auspicando al più presto la convocazione di un tavolo tecnico per consentire la predisposizione di un nuovo piano industriale per il rilancio del volano principale della nostra economia.