Un giro di attestati di partecipazione falsificati per corsi di sicurezza sul lavoro è stato smantellato dai Carabinieri del Nas, che hanno arrestato quattro persone tra Roma, Latina e Caserta. L’operazione, denominata “Banda degli onesti”, ha portato ai domiciliari un medico specialista in medicina del lavoro, due titolari e una dipendente di due società di consulenza e formazione professionale con sede ad Anzio e Nettuno.
L’indagine ha rilevato che, in cambio di denaro, sarebbero stati rilasciati falsi certificati per corsi di formazione HACCP, obbligatori per legge per la sicurezza, prevenzione e igiene nei luoghi di lavoro. I documenti contraffatti sarebbero stati forniti a decine di ristoratori e proprietari di locali di somministrazione di cibo, permettendo loro di eludere i controlli delle autorità sanitarie e degli organi preposti alla tutela del lavoro.
Il blitz dei militari del Nas dei gruppi di Roma, Latina e Caserta è scattato alle prime luci dell’alba, portando all’esecuzione di 37 decreti di perquisizione nei confronti di gestori di attività socio-assistenziali, ristoranti e gastronomie. Le prove raccolte hanno permesso al Gip del Tribunale di Velletri di emettere misure cautelari per i reati di associazione a delinquere, falsità ideologica in certificati e falsità materiale commessa sia da pubblici ufficiali che da privati.
Secondo le accuse, i quattro arrestati avrebbero gestito un sistema illecito attraverso il quale, dietro pagamento, sarebbero stati rilasciati certificati di formazione senza che i corsi venissero effettivamente svolti. Il monitoraggio delle società coinvolte e le intercettazioni telefoniche e ambientali avrebbero rivelato che l’intera operazione sarebbe stata finalizzata a evitare le attività formative obbligatorie per i lavoratori, con il rischio di compromettere la sicurezza nei luoghi di lavoro.
L’inchiesta, avviata alla fine del 2022 a seguito di controlli ispettivi, avrebbe portato a una vasta attività investigativa condotta dai militari del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità, con il supporto della magistratura di Velletri. Le indagini avrebbero permesso di smantellare il presunto sodalizio criminale e identificare numerosi beneficiari delle false attestazioni.
L’operazione rappresenta un duro colpo contro chi specula sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, mettendo a rischio la salute dei lavoratori e la legalità nel settore della ristorazione e dell’assistenza.