Nella seduta del consiglio comunale di ieri è stata presentata la mozione del Partito Democratico sul tema dello Ius Scholae. La proposta dei consiglieri Valeria Campagna, Daniela Fiore e Leonardo Majocchi è nata dal desiderio di promuovere, anche a livello locale, una riflessione e un impegno concreto verso una riforma della cittadinanza che riguarderebbe oltre un milione di bambini e bambine nati e cresciuti in Italia ma formalmente considerati stranieri.
La mozione puntava a sostenere l’iter parlamentare della legge sullo Ius Scholae e a incentivare nelle scuole della città percorsi di inclusione e conoscenza delle diverse culture che compongono il tessuto sociale locale. “La nostra città ha una tradizione di accoglienza e convivenza tra culture diverse,” spiega la consigliera Campagna. “Bambini e bambine che frequentano le nostre scuole dall’infanzia fino all’università parlano la nostra lingua, condividono cultura e valori, ma sono ancora privati di un diritto fondamentale: la cittadinanza.”
Oltre a sollecitare un impegno da parte della sindaca verso l’approvazione della legge sullo Ius Scholae, la mozione richiedeva di convocare la consulta cittadina della scuola per analizzare e supportare la realtà multiculturale presente negli istituti. “Volevamo che l’amministrazione diventasse promotrice di percorsi di inclusione e di sensibilizzazionesull’importanza del diritto alla cittadinanza,” aggiunge Campagna, sottolineando come in molti istituti siano già presenti progetti di inclusione.
Nonostante le aperture iniziali di alcuni consiglieri, la mozione è stata bocciata. La decisione ha deluso il gruppo Pd, che sperava in una votazione condivisa o a maggioranza. “Abbiamo accolto modifiche e suggerimenti per cercare di superare le divisioni di partito, ma ci siamo trovati davanti a una contrarietà immotivata,” dichiara la consigliera Campagna. “È un’occasione persa: il nostro impegno continuerà perché tutti abbiano uguali diritti nella nostra città.“