«Da ieri gli uomini del Gruppo Spe della Polizia Locale di Roma Capitale non presidiano più i tre chioschi di Capocotta, messi a bando dal Campidoglio soltanto ad aprile, dopo che nell’ottobre scorso i vecchi gestori erano stati allontanati. Nessuno conosce l’esito del bando, ma certo è che, se anche cominceranno ad assegnarne uno, tra allacci, manutenzione e procedure varie ci vorranno settimane poi per la riapertura. Chiedevamo la sorveglianza da mesi ma, quando è finalmente arrivata, è durata solo un sei settimane e ora i chioschi, di proprietà del Comune, sono abbandonati e in balia di chiunque, così come le preziose dune mediterranee, mentre i cartelli di divieto di balneazione fanno bella mostra, in totale assenza di bagnini di salvamento». Così, in una nota, Flavia De Gregorio e Andrea Bozzi, rispettivamente capogruppo di Azione in Campidoglio e in Municipio X.
«Il Sindaco, dopo che a marzo un quarto chiosco prese fuoco, venne sul posto a dire che nessuno avrebbe arretrato davanti alla criminalità. Ma ora chi custodirà i nostri beni? Una programmazione caotica e tardiva, dopo che il Municipio X ha colpevolmente ceduto la Delega al Litorale al Comune, ha fatto sì che a metà maggio Capocotta sia di fatto abbandonata, per la gioia di parcheggiatori illegali, ladruncoli che attaccano le auto ogni giorno e venditori abusivi. E, come se non bastasse, da qualche giorno un’ordinanza della Città Metropolitana ha vietato il transito dei bus, cosicché migliaia di romani giocoforza si riverseranno in auto sulla spiaggia libera più bella e frequentata che abbiamo. Chiediamo di reintrodurre immediatamente una qualche forma di sorveglianza in attesa che i chioschi, chissà quando, vengano riassegnati». Concludono così nella nota Flavia De Gregorio e Andrea Bozzi.