«Con ciclicità si torna a parlare di isola pedonale a Latina ma, purtroppo, senza fare passi avanti perché le posizioni e i problemi che animano il dibattito pubblico e politico restano sempre gli stessi». Lo dice la consigliera del Partito democratico, Daniela Fiore, dopo aver letto le ultime dichiarazioni di alcuni esercenti del centro storico riguardo alle ripercussioni che l’isola pedonale avrebbe prodotto sul commercio. «Condivido parzialmente sia l’analisi che le conclusioni alle quali giungono i commercianti. Sicuramente è vero – spiega Fiore – che nel corso di un decennio sono stati promessi investimenti mai realizzati. Ancora oggi non è dato sapere se e quando l’amministrazione Celentano investirà, su quale progetto si punterà e quali somme gli saranno destinate. Siamo ancora in fase di indirizzo e manca ancora troppo tempo a quella esecutiva e all’aggiudicazione dei lavori. Tuttavia, – sottolinea la consigliera – è sbagliato associare l’impatto negativo sul commercio all’isola pedonale. Come succede nel resto d’Italia e in Europa, la chiusura al traffico di una porzione della città, peraltro molto piccola, ha cambiato usi e abitudini che hanno determinato la rigenerazione del commercio nel centro storico. L’isola pedonale ha favorito la nascita di nuove aziende legate alla ristorazione, che hanno sostituito realtà funzionali a modelli commerciali superati o imprese che avevano concluso il loro ciclo di vita aziendale».
«Il cambio di passo richiesto dai commercianti è necessario, ma le scelte che sta facendo l’amministrazione – continua Fiore – vanno nella direzione opposta rispetto a quella auspicata: nell’illusione di dare una mano, la riapertura al traffico di un tratto dell’attuale isola pedonale finisce per affossare le attività commerciali già in sofferenza. Sbagliano i commercianti quando parlano di una percezione negativa dell’isola pedonale da parte delle persone, o quando legano la crisi del commercio al numero delle presenze. I dati e le statistiche sul gradimento dei cittadini per l’isola pedonale dicono ben altro. È giunto il momento di sprovincializzare un dibattito che da troppo tempo ruota intorno agli stessi temi. Il problema non è l’isola, – afferma la consigliera – ma i servizi carenti nel resto del centro storico, in particolare il nodo parcheggi. Da anni si parla del multipiano a ridosso del palazzo Pegasol, ma il progetto è stato accantonato per problemi strutturali; in pratica, anziché affrontare i problemi, si rinuncia a realizzare il parcheggio. Il progetto per la ristrutturazione dell’ex mercato annonario è scomparso, così come la possibile costruzione di parcheggi interrati in Via Don Morosini. Manca anche un piano della mobilità urbana credibile, che consenta ai cittadini di raggiungere il centro lasciando l’auto a casa, usando solo i mezzi pubblici». Questi i nodi da affrontare con urgenza secondo la Fiore: «Costruire nuove aree di sosta e disincentivare l’uso dell’automobile, non trasformare l’isola pedonale in un megaparcheggio in piazza, come piacerebbe a molti dell’attuale maggioranza».