Quella di Fabio, 48enne di Sezze rimasto senza arti, è uno storia di coraggio, tenacia e voglia di lottare.
La sua vita è cambiata da un giorno all’altro quel tragico 17 marzo 2019, quando dopo una meningite fulminante si è svegliato senza parte delle braccia e delle gambe all’ospedale di Roma. Un sacrifico necessario per salvargli la vita ma che sicuramente da quel giorno la vita gliel’ha resa più difficile, eppure Fabio non ha mai smarrito quello spirito da combattente che lo contraddistingue.
“Quando mi sono svegliato, in rianimazione, non riuscivo a muovermi, è stata mia moglie a comunicarmi che cosa era accaduto – spiega Fabio – Sicuramente è stata una notizia scioccante, ma ero vivo e questa era la cosa più importante. Grazie alle protesi alle gambe e alla braccia ho iniziato una nuova fase della mia vita, fatta di sacrifici e ostacoli da superare. Non mi sono mai arreso, tant’è che ho riiniziato a guidare e a lavorare”.
Proprio perché non si è mai arreso oggi Fabio ha la possibilità di migliorare la qualità della sua vita grazie all’ausilio di due mani bioniche di ultima generazione Nexus. “Sono protesi veloci e leggere, che possono eseguire 14 modelli di presa e permettono la rotazione elettromeccanica dei polsi. Un vero e proprio salto in avanti rispetto alle protesi tridigitale che uso ora” spiega ancora Fabio.
Con questi strumenti, sostanzialmente, Fabio potrebbe tornare ad utilizzare le mani quasi come facciamo noi. Potrebbe tornare a mangiare con le posate, impugnare uno spazzolino, scrivere al computer o sorseggiare una tazzina di caffè. Attività banali per chi non ha mai vissuto la condizione di Fabio, ma un autentico sogno per lui.
Come tutti i sogni però anche questo ha i suoi ostacoli. Le mani bioniche hanno un costo di circa 60mila euro. Una cifra difficile da raggiungere per un padre di famiglia. Per questo Fabio ha scelto di aprire una racconta fondi su gofundme, chiunque voglia dare il suo contributo per aiutare Fabio a realizzare il suo sogno può farlo cliccando sul link sottostante.
“Vorrei poter tornare ad assaporare le piccole gioie della vita, la quotidianità. Con queste protesi sarà possibile. Per questo vi chiedo un aiuto” Conclude Fabio.
Francesca Leonoro
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