ANCI LAZIO, la lettera di Lubiana Restaini Coordinatrice della consulta dei Piccoli Comuni indirizzata al Presidente del Consiglio Mario Draghi
La lettera di Lubiana Restaini Coordinatrice della consulta dei Piccoli Comuni indirizzata al Presidente del Consiglio Mario Draghi
“Siamo ormai vicini all’avvio del PNRR e come Consulte Piccoli Comuni di ANCI, ne sono Coordinatrice per il Lazio, dobbiamo mettere in campo tutta la nostra capacità di buona spesa attraverso una ricognizione ragionata dei programmi e dei progetti che ogni Piccolo Comune ha in questi anni elaborato ed approvato, oppure deve ancora elaborare ed approvare.
Si tratta di rendere protagonisti i Comuni delle aree interne e montane di una occasione unica di investimenti e di riordino territoriale, in un contesto che temiamo ancora non abbia compreso appieno le potenzialità di crescita e di sviluppo di essi; infatti se si continua esclusivamente con la logica dei bandi, saranno proprio i Piccoli Comuni Interni e Montani ad essere ancora una volta penalizzati, semplicemente perché dopo circa due decenni di tagli e di blocco delle assunzioni, sarà difficile organizzare uffici efficienti ed all’altezza delle richieste tecniche del piano.
Ho avuto modo di interloquire con il Ministro Garavaglia, che ha accolto con cortesia un mio invito ad una prossima Consulta, e ci ha fatto capire che se i Comuni non sono attrezzati a rispondere ai bandi poco se ne farà per loro nel PNRR.
Dobbiamo invece sollecitare che ovunque sia possibile si intervenga con politiche integrate territoriali mirate ad ottenere risultati tangibili ed immediati, finanziando i Comuni di cui si conoscono già i parametri che determinano le tipologie che possono beneficiare dei contributi del fondo per lo sviluppo strutturale economico e sociale previsto dall’art.3 della legge n°158/2017 detta Realacci, approvata finalmente dopo decenni di attesa.
Ebbene tali parametri e tipologie sono stati individuati per ciascuno dei 5.520 Piccoli
Comuni italiani, (Atto di Governo 254 del 6 maggio 2021), e pertanto diviene possibile per la Cabina di Regia del PNRR stabilire una serie di priorità ed intervenire direttamente con finanziamenti mirati, senza avviare le consuete, incerte, e talvolta inaffidabili, procedure di bando.
Inoltre se i Piccoli Comuni non hanno ingegneri, architetti o geologi, bisognerebbe utilizzare i fondi PNRR, in modo che essi possano:
1) attraverso la legge Realacci avere risorse dirette sulla base delle loro condizioni documentate nelle tipologie dell’Atto di Governo 254 – per esempio per il dissesto idrogeologico, risparmio energetico, sostegno agli esercizi commerciali ecc.
2) avere temporaneamente, senza assunzioni quindi, professionisti opportunamente reperiti a carico del PNRR, che intervengano sul territorio a sostegno dei Comuni delle aree interne e montane, per accompagnare la diffusione e l’attuazione delle misure del piano in modo da consentirvi una capillare capacità di spesa.
Abbiamo formulato come Consulta Piccoli Comuni una proposta comprensibilissima: prevedere nel PNRR un miliardo per finanziare la legge sui Piccoli Comuni n°158/2017, in modo da aprire un capitolo nuovo nella nostra storia.
Il tuo interessamento, sul quale non dubito stante la tua attenzione e scelta di vita per i nostri borghi e paesi, sarà ancora una volta prezioso e decisivo”.

Giornalista ODG Lazio. Laureato Magistrale con Lode in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo presso Coris Sapienza. Appassionato di sport e giornalismo. Collabora anche con la testata LatinaNews