“Una serie di grossolani errori nelle misure di prevenzione, un continuo ritardo nelle decisioni da adottare, in assenza completa di attività istituzionale. Questo è il quadro di una comunità che per errori evidenti ha segnato un pericoloso record provinciale ed in cui il primo cittadino pensa di esercitare la propria funzione andando in scena con dirette Facebook che in alcuni momenti hanno segnato momenti esilaranti”. Non utilizza giri di parole Gianluca Frateschi, capogruppo in consiglio di Uniti per Roccagorga, per esprimere sensazioni rispetto a cosa accade in città in questi giorni:
“Ormai abbiamo capito che l’unica cosa che a questo sindaco riesce sono le dirette Facebook. Forse perché pensa che in questo modo possa aumentare il proprio consenso, ma certo è che non rispondono minimamente all’esigenza di come fronteggiare l’emergenza che stiamo vivendo. L’arroganza utilizzata nel non dare le risposte alle richieste di apertura di un confronto istituzionale è un tentativo maldestro di nascondere sotto il tappeto le risposte ai problemi veri a cui invece veniamo sempre più sostituiti dagli enti sovracomunali che ci supportano come se fossimo commissariati o peggio come se avessimo bisogno di un continuo sostegno. Per il numero impressionante e veloce dei contagi ho avuto persino l’impressione che per il primo cittadino avere la certezza di una variante inglese giustificasse quella situazione di inizio febbraio, invece scongiurata quella variante non ci resta che riconoscere che tale situazione sia scaturita da una gestione superficiale o allegra dell’epidemia, partita proprio dai cattivi esempi di contenimento che gli amministratori hanno dato ad ogni occasione, ad ogni evento di festa. Basta ricordare l’evento dell’Epifania durante la zona rossa”.
Non solo Covid, però, nei pensieri di Frateschi, che sottolinea anche come l’ente abbia dimenticato, per negligenza e sciatteria, di presentare la domanda per accreditarsi come ente per il servizio civile nazionale: “Non possiamo che augurarci presto nuove elezioni per uscire da questa ridicola condizione”.