SEZZE, al Museo si entra gratis, ma la giunta aveva deciso altro

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“La continua e reiterata pratica di non far pagare ai visitatori alcun biglietto di ingresso per accedere al Museo Archeologico di Largo Buozzi, potrebbe essere considerata un danno erariale per le casse del Comune, perché non rispetterebbe le decisioni assunte nel corso di una riunione della giunta e deliberate con un atto formale nel mese di marzo di quest’anno”. Ad esprimere queste considerazioni e ad ipotizzare conseguenze ben più gravi rispetto al semplice fatto di non far pagare il ticket di ingresso sono state avanzate nel corso dell’ultima riunione del consiglio comunale da SezzeBeneComune, nel corso della discussione su un’interrogazione presentata dallo stesso gruppo consiliare composto da Eleonora Contento e Rita Palombi. Nella loro serie di domande le due esponenti del gruppo civico, oltre a segnalare per l’ennesima volta problemi di carattere strutturale che non permetterebbero ai disabili di usufruire di quella struttura, hanno posto l’accento su questo particolare aspetto, ricordando all’amministrazione come nel mese di marzo del 2019 la giunta abbia licenziato favorevolmente le tariffe del museo che invece, stando a verifichi effettuate dalle stesse consigliere di SezzeBeneComune, non verrebbero rispettate. Il sindaco, chiamato a rispondere sulla questione, inizialmente ha spiegato come sia intenzione dell’ente quella di riuscire a mettere in rete (magari insieme ad altri Comuni limitrofi) le ricchezze culturali della città, magari pensando anche alla realizzazione di una pinacoteca comunale, mentre sul tema caldo ha glissato limitandosi a dire di non essere a conoscenza dei dettagli: “Pensavo che le tariffe (3 euro biglietto intero, 2 euro biglietto ridotto, ndr) fossero rispettate. Come amministrazione siamo stati chiari e adesso la questione diventa tecnica, con i responsabili dei settori che avrebbero dovuto spiegare ai dipendenti che quelle tariffe vanno pagate dai visitatori, mentre in diverse occasioni sono previsti ingressi gratuiti, come per le scuole durante le prossime festività natalizie. Il motivo per il quale non è stato fatto – ha concluso il sindaco – sarà oggetto di un’analisi più approfondita”. Risposte un po’ evasive, con Eleonora Contento a sollevare anche la questione sotto il profilo dei premi che annualmente vengono riconosciuti ai dipendenti comunali e Rita Palombi a sottolineare come le questioni culturali debbano essere affrontate con più attenzione, con i funzionari a rispettare gli indirizzi politici stabiliti dagli amministratori comunali.

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