L’unione fa la forza, soprattutto in considerazione dell’assenza di notizie, con la speranza che veramente si possa prorogare il depotenziamento dei Punti di Primo Intervento al 31 dicembre 2019 (anche se attualmente mancano ancora atti formali), ma anche con la certezza che bisognerà arrivare a quella data con qualcosa di concreto per evitare la chiusura. E’ con questo spirito che sta proseguendo la battaglia per la Sanità messa in atto dal comitato sorto qualche mese fa a Sezze, che martedì sera ha deciso di dare una vigorosa sterzata alla sua azione, chiamando a raccolta gli esponenti di altri comitati di quartiere. Una riunione positiva, nella quale inizialmente si è fatto il punto di quanto il comitato SOS Punto di Primo Intervento di Sezze ha svolto in questi mesi complicati, dalle prime iniziative e confronti, passando per l’incontro pubblico al “Calabresi” che ha finalmente tolto i veli sulla questione, fino ad arrivare alla campagna di raccolta firme, che ha raggiunto le 6mila sottoscrizioni. Numeri importanti, ma che per stessa ammissione del comitato potrebbero non essere sufficienti a far sentire la propria voce nelle sedi preposte a prendere decisioni, la Asl per prima, passando per la Regione Lazio per arrivare, eventualmente, anche al Ministero della Salute che, formalmente, con il Decreto Lorenzin, il 70 del 2015, ha aperto questo fronte. Nel corso della riunione tra i vari rappresentanti dei quartieri di Sezze è emersa prepotentemente la necessità di far sentire la propria voce per evitare un altro taglio, l’ennesimo da venti anni a questa parte che, nel caso soprattutto di Sezze, priverebbe i cittadini di un servizio indispensabile, fondamentale come recita la Costituzione Italiana. Da un punto di vista strettamente operativo i responsabili del gruppo SOS Punto di Primo Intervento di Sezze hanno confermato che c’è unità di intenti anche con gli altri comitati, quelli che si sono già costituiti (Sabaudia e Cori soprattutto) e quelli che si stanno iniziando ad organizzare, tanto da partecipare ad una riunione congiunta prevista per oggi, per lanciare una grande manifestazione pubblica che dovrebbe svolgersi il prossimo 30 novembre. In quella occasione il comitato setino protocollerà le firme raccolte (la sottoscrizione potrebbe terminare il 15 novembre) direttamente all’Azienda Sanitaria Locale, ma tra i comitati c’è stato un accordo totale sulla necessità di coinvolgere maggiormente i cittadini ed eventualmente le istituzioni locali.
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