Il consigliere comunale Vittorio Marzullo sottolinea quanto accaduto durante il consiglio comunella in occasione dell’approvazione del Bilancio consuntivo 2013 e preventivo 2014 dell’Azienda Speciale Terracina, del bilancio di previsione 2014 del Comune di Terracina. “Il regolamento di contabilità – scrive – approvato dal Consiglio Comunale, in ottemperanza a delle precise disposizioni del TUEL, prevede una procedura che dura poco meno di tre mesi prima che si arrivi alla discussione in consiglio e che i documenti finali attinenti a tale discussione devono venire in possesso dei consiglieri almeno dieci giorni prima del consiglio. Quindi si convoca il consiglio senza che i consiglieri siano ancora in possesso di una riga di ciò che saranno chiamati a votare. A questo punto, solo i capi gruppi erano a conoscenza di tutto ciò, per cui la documentazione parziale disponibile, intanto è divenuta pronta solo in tarda mattinata del giorno dopo, ma il resto dei Consiglieri erano inconsapevoli di quanto stabilito e quindi solo nei giorni seguenti, alla rinfusa, sono venuti a conoscenza di tutto questo e quindi in possesso dei pochi documenti consegnati. Il sottoscritto avendo preso parte dei documenti il 1 Settembre, il giorno 10 ha presentato due emendamenti al piano triennale delle opere pubbliche, che occorre precisare, ci è stato fornito senza le schede in cui si evidenziavano le fonti di finanziamento per ogni singola opera. Lo stesso giorno 10 Ottobre, alle ore 17 circa una telefonata della segreteria del Consiglio Comunale mi comunicava la convocazione alle ore 9.30 del giorno 11.00, alle ore 11.00 dello stesso giorno era convocato il Consiglio Comunale, delle commissioni bilancio e lavori pubblici. Inoltre vi è da dire che l’art. 172 del TUEL definisce una serie di documenti obbligatori da fornire ai Consiglieri Comunali ed i revisori dei conti nello stilare il loro parere al bilancio alla prima pagina fanno l’elenco di detti documenti obbligatori, che a loro sono stati consegnati, mentre ai Consiglieri Comunali no. Quanto sopra è stato dal sottoscritto fatto presente nel Consiglio Comunale del 11 Ottobre, Con accompagnata la richiesta di rinviare il Consiglio Comunale. Mi è stato risposto di no dal Presidente del Consiglio. Non si sono neanche portate in Consiglio le proposte di emendamento da me presentate, tanto che a quel punto sono stato costretto ad abbandonare i lavori del Consiglio stesso, poiché, oltre a quanto sopra esposto, non ero, come il resto dei consiglieri, in possesso dei documenti obbligatori previsti dal TUEL e che mi dovevano essere consegnati con almeno 10 giorni di anticipo rispetto alla data ultima per presentare gli emendamenti. Inoltre il parere dei revisori era appena arrivato, quindi non ero nelle condizioni di partecipare con proficuità al dibattito per mancanza dei documenti definiti obbligatori sia dall’art. 172 della legge 267/2000 che dai revisori dei conti. Mi è stato riferito , che dopo che sono andato via, sono stati messi a votazione gli emendamenti da me presentati. C’è da rilevare inoltre che il tutto è avvenuto sotto diffida di sua eccellenza il Prefetto, visto che ci ha dato tempo sino al 22 Settembre per approvare il bilancio di previsione, altrimenti si sarebbe sciolto il Consiglio Comunale. Allora domando al Sindaco: perché non prendi esempio dal tuo collega e camerata di partito ed in uno scatto di dignità non ti dimetti? Vista la mia atavica malattia di credere nelle istituzioni, spero sempre in uno scatto di chi siede al palazzo che si trova in Piazza della Libertà per ripristinare regole, democrazia e ridare fiducia ai cittadini nelle istituzioni stesse”.