I numeri della tornata elettorale appena conclusa non sono passati inosservati. A Sezze il dato che emerge è la percentuale dei votanti, il 46,88%, rispetto al 70,75% dell’ultima tornata elettorale per il rinnovo del Parlamento Europeo, che pone la città sui Lepini al quartultimo posto in tutta la provincia di Latina tra i Comuni con la minore partecipazione alle urne. A sollevare la questione del distacco tra cittadini e politica è Lidano Lucidi, libero professionista molto attivo nell’associazionismo setino e già ideatore di un progetto civico nel 2007, che spiega: “Personalmente non mi hanno mai affascinato le Primarie. Penso che la politica, nel senso più nobile del termine, abbia gli strumenti per scegliere un’ottima classe dirigente da proporre all’elettorato. Nonostante ciò devo dare atto al Partito Democratico che lo strumento delle primarie è forse l’unico strumento che permette di vivacizzare partiti o coalizioni, di selezionare una classe dirigente e permette soprattutto di allargare il proprio consenso. Credo che a Sezze sia lo strumento più adatto per creare una coalizione che sfidi il successore di Campoli. Poche regole ma chiare, un programma snello ed innovativo, pochi ragionamenti filosofici e la voglia di liberare le tante energie che a Sezze ci sono. Chi ritiene che l’attuale maggioranza non stia governando bene il paese dovrebbe usare lo strumento delle Primarie per proporre un suo progetto politico, primarie aperte a tutti, e soprattutto aperte alle persone che hanno voglia di fare, di confrontarsi con una realtà dura, con chi ha voglia di dare un contributo al paese in cui ha deciso di vivere. Sarebbe un grave errore da parte di chi non si riconosce nel governo di questo paese tenere schiacciate queste energie. E le primarie dell’opposizione credo siano l’unico strumento per liberarle e dotare l’opposizione stessa di un programma alterativo a quello che da due legislature detta i tempi di Sezze”.
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