Paola Cacciotti non demorde, sfida Claudio Sperduti alle primarie del 16 marzo 2014. Cinque anni fa fu la Mandamentale di Priverno a fermare la corsa di Paola Cacciotti, impedendo alla sua lista di partecipare alle elezioni amministrative. Già allora l’impegno politico della segretaria del neo partito Democratico aveva raggiunto le giuste intese per la presentazione di un’unica lista di centro sinistra, come non accadeva da anni. L’attività politica di questi 5 anni ha visto crescere i consensi tra la popolazione, registrati nei vari appuntamenti elettorali che hanno visto il PD di Maenza, primo partito della provincia in termini di percentuale di votanti. Con soddisfazione la segreteria a guida di Paola Cacciotti ha visto eleggere Sesa Amici alla Camera dei Deputati, Claudio Moscardelli al Senato e Enrico Forte al Consiglio Regionale. La partecipazione alla direzione provinciale del PD, ha permesso a Maenza di essere parte attiva con i 33 comuni della provincia. Tanti i temi trattati in questi anni, sul territorio, dimostrando comunque un’opposizione politica, anche se fuori dal consiglio comunale. Le numerose campagne di ascolto tra i cittadini hanno permesso una conoscenza capillare del territorio, rafforzata dall’impegno professionale che ha permesso alla Cacciotti, da tutti conosciuta come “la maestra Paola” di condividere, negli ultimi 20 anni, problemi e progetti con le famiglie degli alunni della scuola primaria di Maenza. L’attivismo nelle associazioni culturali è stato sempre animato dal desiderio di contribuire allo sviluppo della comunità, alla conservazione della storia e delle tradizioni, alla determinazione di pari opportunità per i giovani e le donne di Maenza nei confronti delle realtà limitrofe. La scelta di lasciare la segreteria ad un giovane segretario conferma la volontà di cambiamento e di rinnovamento di Paola Cacciotti. Le primarie sono già una conquista per la candidata che crede nella partecipazione democratica alla politica. “Basta con i salotti politici, dove un gruppetto di persone decidono le sorti di un paese, se vogliamo che la gente partecipi, occorre creare le condizioni affinché questo avvenga”. La Cacciotti sfida con coraggio ogni sistema precostituito e si affida alla volontà popolare. 52 donne hanno sottoscritto la sua candidatura, perché il cambiamento deve essere di forma e di sostanza.