Economia e felicità: in che modo queste due parole possono ancora convivere? Se ne parlerà domani sera, giovedì 27 febbraio, presso Villa Maria Clementina a Cori, dopo la proiezione, dalle ore 20.00, del pluripremiato documentario “L’Economia della Felicità”, di Helena Norberg-Hodge, Steven Gorelick, John Page, con Vandana Shiva, Helena Norberg-Hodge, Pracha Hutanuwatr, Jan Barham, Ronald Colman. Inserito nel ciclo “Insieme tutto è possibile. Libere ispirazioni per passare dalla crisi a una vita di qualità”, il docufilm racconta cosa, di giorno in giorno, tutti, soprattutto gli occidentali, potrebbero fare per migliorare il proprio stato di salute e quello degli altri. Una dimostrazione di come in alcune piccole culture locali si possa vivere dignitosamente al di fuori delle usuali dinamiche economiche. Il riferimento è alla localizzazione economica. La globalizzazione ha portato con sè cambiamenti climatici inaspettati e ingestibili, disparità sociali, alienazione, stress e solitudine. È questo il principio su cui si basa il film, che evidenzia cosa non funziona nella civiltà occidentale e nei luoghi da questa raggiunti. Un viaggio nel tempo e nello spazio, che illustra le cause del precario stato di salute del mondo occidentale, inginocchiato alle leggi della globalizzazione. Tra interviste ai luminari del mercato globale e pareri della gente comune, emerge una possibile soluzione per una migliore qualità dell’esistenza, basata sul nuovo paradigma della localizzazione e sul benessere della persona. Meno passaggi tra produttore e consumatore restituirebbe un contatto profondo con le origini. Scendere al mercato a comprare le verdure piuttosto che andare nel grande centro commerciale fuori città è il primo passo per riscoprire le relazioni essenziali con il mondo e con i propri simili.