MondorealeMondorealeMondoreale
Ridimensionamento dei caratteriAa
  • Notizie
    • Attualità
    • Cultura & Eventi
    • Sport
    • Politica
    • Cronaca
    • Speciali
    • Regione
    • Dall’Italia e dal Mondo
  • Chi siamo
  • Redazione
  • Pubblicità
  • Contatti
Lettura: LATINA | La studentessa pontina Laura Pontecorvi in finale al premio Chiara Giovani 2025
Condividi
Ridimensionamento dei caratteriAa
MondorealeMondoreale
Search
  • Notizie
    • Attualità
    • Cultura & Eventi
    • Sport
    • Politica
    • Cronaca
    • Speciali
    • Regione
    • Dall’Italia e dal Mondo
  • Chi siamo
  • Redazione
  • Pubblicità
  • Contatti
Hai un account esistente? Registrazione
Seguici
Mondoreale > Blog > Speciali > LATINA | La studentessa pontina Laura Pontecorvi in finale al premio Chiara Giovani 2025
Speciali

LATINA | La studentessa pontina Laura Pontecorvi in finale al premio Chiara Giovani 2025

Ultimo aggiornamento: 23 Giugno 2025 9:27
Redazione Pubblicato 23 Giugno 2025
Condividi
Condividi

Laura Pontecorvi, Latina 2007, studentessa al Liceo Scientifico Grassi, è finalista al Premio Chiara Giovani 2025, sezione del rinomato Premio letterario “Piero Chiara” (fondato nel 1989, maggior concorso italiano dedicato al racconto) riservata a concorrenti italiani e svizzeri tra i 15 e i 20 anni d’età. Per l’edizione di quest’anno, i partecipanti dovevano cimentarsi nella scrittura di un racconto breve dalla traccia “Luogo”. La partecipazione è stata eccezionale, con 221 racconti pervenuti alla segreteria del Premio da tutta Italia e dal Canton Ticino. La Giuria tecnica, presieduta da Veronica Raimo, scrittrice e vincitrice del Premio Chiara 2024, e composta da Michele Airoldi (docente Liceo Cavalieri di Verbania), Andrea Bianchetti (docente CPC Lugano e CPT Bellinzona), Cristina Boracchi (direttrice festival Filosofarti), Davide Circello (docente Liceo Lugano 1), Salvatore Consolo (ispettore scolastico per la Lombardia) e Alessandro Guglielmi (giornalista Varesenews), ha selezionato 25 finalisti, tra cui appunto la suddetta, che bissa così l’analogo risultato ottenuto nel 2024, quando fu quarta e ricevette anche la menzione “un racconto per un viaggio”. Il suo racconto s’intitola “L’albergo degli spiriti raminghi” e questo è il riassunto: L’albergo degli spiriti raminghi è una pensione isolata, dimessa, in cui gli ospiti vengono visitati da fantasmi. Non sono necessariamente le anime dei morti, ma anche amori, rimpianti, desideri, spiriti del passato o del futuro.

Come di consueto, i racconti finalisti sono raccolti in un volume pubblicato a cura dell’Associazione Amici di Piero Chiara. Questo volume viene inviato ai 150 membri della Giuria dei Lettori, i quali votano per stabilire la graduatoria finale dei premiati. Il libro sarà disponibile nelle migliori librerie del Varesotto e del Canton Ticino, oltre che agli eventi autunnali del Festival del Racconto 2025 e per i soci Amici di Piero Chiara. I finalisti saranno ospiti del Premio in un evento a loro dedicato che si terrà il 21 settembre p.v. alle ore 16.00 presso la Sala Montanari in Varese. La premiazione finale, dove verranno rivelati i vincitori e gli assegnatari dei premi, avrà luogo domenica 19 ottobre p.v. alle ore 17.00 presso le Ville Ponti in Varese, in concomitanza con la finale del Premio Chiara “maggiore”, a cui concorrono quest’anno Piero Colaprico con “Il tempo della katana” (Feltrinelli), Andrej Longo con “Undici, non dimenticare” (Sellerio) e Gabriele Pedullà con “Certe sere Pablo” (Einaudi).
La presidente di Giuria del Premio Chiara Giovani, Veronica Raimo, ha così commentato: “Quello che mi auguro per i ragazzi e le ragazze di oggi, per i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato a questa raccolta, è che dai luoghi tornino a riconsiderare lo spazio, a non chiudersi nelle loro camerette o in luoghi interiori, ma che riorganizzino una collettività politica dove al centro ci sia un nuovo spazio da costruire, uno spazio pubblico, dialettico, vivo, sconfinato e imprevedibile. E nello stesso modo, mi auguro che non vedano i libri come luoghi di evasione o luoghi in cui rintanarsi, ma come uno spazio incerto, complicato, dove perdersi e dove perdere le proprie certezze. Cioè, in definitiva, il contrario della sicurezza. Uno spazio mutevole e non per forza consolatorio. La consolazione è una brutta bestia, anche quando ha le sembianze di una bestiola carina, anzi soprattutto perché spesso ha le sembianze di una bestiola carina. Ecco, vorrei che i ragazzi e le ragazze di questa raccolta guardassero negli occhi quella bestiola e le dicessero: ‘Sì, sei carina, però non mi freghi!'”

Correlati

Potrebbero interessarti anche

APRILIA | Il progetto “TEMA – Roma in una Pizza” continua nel segno di Francesca Marcantognini
SABAUDIA | Le cantine del territorio premiate al Concorso Internazionale “Città del Vino” per qualità e impegno
SERMONETA | Una vita per la scuola, il riconoscimento alle quattro maestre in pensione
EU | Il Sunflowers Tour visita quattro realtà sociali slovene e croate
L’INTERVISTA | Figli smarriti, adulti assenti: dentro la crisi educativa delle baby gang
Condividi questo articolo
Facebook Twitter Email Stampa

-SPONSORED-

Mondo Re@le, testata registrata presso il tribunale di Latina il 29 febbraio 2008 RG 128/08 VG Cr.323
Registrazione Stampa N° 892. Iscrizione al ROC dal 7 marzo 2008 numero iscrizione 17028 P. Iva 02409130594

Link utili

  • Notizie
  • Chi siamo
  • Redazione
  • Pubblicità
  • Contatti
  • Privacy Policy

Categorie

  • Attualità
  • Cultura & Eventi
  • Sport
  • Politica
  • Cronaca
  • Speciali
  • Regione
  • Dall’Italia e dal Mondo

Seguici sui social

Copyright © 2024 Mondoreale. Tutti i diritti riservati.
Welcome Back!

Sign in to your account

Password dimenticata?