A intervenire sulla questione è Enzo Lo Stocco, rappresentante del Gruppo Territoriale del M5S di Pontinia, che evidenzia i rischi ambientali e sanitari legati alla struttura proposta dalla società portoghese Pan-Eco Iberica-Energias Renovaveis. L’impianto, destinato alla produzione di biometano, avrebbe una capacità di lavorazione superiore alle 100 tonnellate al giorno di frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU) e liquami bufalini.
Secondo Lo Stocco, la presenza di materiali organici e liquami rappresenterebbe una minaccia concreta per l’ecosistema locale e le coltivazioni circostanti. Il rischio di cattivi odori, l’aumento del traffico pesante e la gestione delle emissioni derivanti dall’impianto potrebbero compromettere la qualità della vita dei residenti.
Il M5S ricorda che nel comune di Pontinia esistono già impianti privati di biometano, come quello di Easy Energia Ambiente della società Anaergia, e che in futuro ne sorgeranno altri. Tuttavia, non esiste un adeguato monitoraggio del numero di impianti autorizzati o in fase di autorizzazione, il che solleva dubbi sulla gestione e il controllo di tali strutture.
Sulla questione interviene anche Maria Grazia Ciolfi, consigliere comunale e capogruppo del M5S a Latina: «Il fabbisogno dell’intera provincia è già abbondantemente soddisfatto dagli impianti esistenti, che risultano addirittura in esubero rispetto alle necessità locali. Il rischio concreto è che i nuovi impianti lavorino con rifiuti importati da fuori provincia o addirittura da fuori regione».
Il M5S di Pontinia chiede alle autorità un impegno concreto per esplorare alternative più sostenibili nella gestione dei rifiuti, puntando su tecnologie di riciclo avanzate che non impattino negativamente sull’ambiente e sulla salute pubblica.


