Terracina tra le protagoniste del Lazio alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum arrivata quest’anno alla XXVI edizione. Nell’ambito dell’evento promosso dalla Regione Lazio “Viaggi nel Tempo: scoperte ed itinerari di Turismo Archeologico nel Lazio”, il Presidente della Fondazione Città di Terracina Francesco Di Mario, alla Presenza del Sindaco di Terracina Francesco Giannetti e dell’Assessore alla Cultura Alessandra Feudi, ha illustrato infatti gli straordinari tesori che la Città custodisce e offre ai visitatori.
Un patrimonio immenso che si è arricchito negli ultimi anni grazie ai lavori di scavo e di ricerca della Soprintendenza, guidata fino a novembre scorso proprio da Francesco Di Mario, che hanno riportato alla luce e reso fruibili gioielli quali il Teatro Romano di cui si era persa memoria, o anche gli affreschi nell’Oratorio dell’Angioletto del Piccolo Tempio, rivelatisi essere tra i più antichi del Lazio Meridionale. Nella sua relazione l’attuale presidente della Fondazione è partito dalla via Appia, appena iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco, sottolineando come Terracina risulti essere, tra
tutti gli ambiti territoriali attraversati dall’antico tracciato, quello di maggiore estensione e sicuramente tra i più rappresentativi.
Centrale poi l’area di Piazza del Municipio che costituisce un gioiello preziosissimo, come spiegato da Di Mario, con i
caratteristici lastroni di calcare del Foro Emiliano, la via Appia, il Teatro Romano nella sua raffinatezza architettonica, gli edifici medievali e la Cattedrale di San Cesareo. Testimonianze di una vita che è andata avanti ininterrottamente dall’antichità fino ad oggi, con elementi e strutture di rilievo, e afferenti a varie epoche, che si fondono in un quadro architettonico e visivo unico. E immediatamente al di fuori del foro le favisse del Tempio Maggiore dove sono esposte splendide pavimentazioni in mosaico, e quindi il Tempio a tre celle, conosciuto come Capitolium, che ospita la statua di Serapide e il ritratto marmoreo di Giulio Cesare, ritrovati durante gli scavi del Teatro Romano. Ampio spazio nell’esposizione poi al Santuario di Monte Sant’Angelo, con il celebre terrazzamento di sostruzione ad arcate di quello che è noto come Tempio di Giove Anxur e il Piccolo Tempio, appartenenti ad un’ampia area archeologica con testimonianze che partono dall’Età del Ferro fino ad arrivare al Medioevo.
«Sono estremamente soddisfatto di aver potuto illustrare le bellezze di Terracina, una Città d’Arte con un patrimonio straordinario che in questi ultimi anni si è ulteriormente arricchito di tesori nascosti di cui si era persa la memoria. Un ringraziamento all’Assessore della Regione Lazio Elena Palazzo per averci concesso questa importante opportunità che ci ha permesso una volta di più di far conoscere una Città che rappresenta indubbiamente un polo di grande attrazione per il turismo archeologico», ha dichiarato il Presidente della Fondazione Città di Terracina, Francesco Di Mario.
«Ringraziamo la Regione Lazio e l’Assessore Palazzo perché è stato un grande privilegio e un grande orgoglio vedere le bellezze della nostra Città in una vetrina così importante. Abbiamo sempre creduto nel turismo archeologico perché riteniamo che Terracina sia una meta ideale, e per questo cerchiamo di mettere in campo ogni iniziativa possibile per valorizzare il nostro patrimonio e promuoverlo», hanno dichiarato il Sindaco di Terracina Francesco Giannetti e l’Assessore alla Cultura Alessandra Feudi.
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