Si è svolta presso la sede della Regione Lazio, su volere dell’assessore all’Agricoltura e al Bilancio, Giancarlo Righini, una riunione tesa ad affrontare la crisi del settore bufalino. All’incontro hanno partecipato, oltre all’assessore, il direttore regionale dell’Agricoltura, Roberto Aleandri e i rappresentanti della Coldiretti, Confagricoltura, CIA e Copagri.
«Si è trattato di un confronto molto importante – spiega l’assessore Righini – nel corso del quale sono state affrontate tutte le problematiche del comparto a partire dal tema del prezzo del latte da bufala. Abbiamo confermato la disponibilità dell’amministrazione regionale ad affrontare l’emergenza con lo stanziamento di risorse significative e abbiamo raccolto anche molti dei suggerimenti che ci sono stati rappresentati dalle categorie. In particolare, una delle priorità è quella dell’inasprimento dei controlli e del rispetto del disciplinare, azioni necessarie da intensificare per far sì che venga tutelato nella giusta maniera un prodotto d’eccellenza del territorio regionale. Basti pensare che la mozzarella di bufala laziale Dop è il terzo formaggio per qualità e produzione nel panorama nazionale».
Nello specifico l’intenzione dell’amministrazione regionale è quello di attivare quanto prima, anche per il settore bufalino, le due misure di accompagnamento per il benessere animale dello sviluppo rurale (Misura 14 e SRA30) con un significativo flusso finanziario, che supera gli 11 milioni di euro (con 6,5 milioni di euro stimati per il PSR e 4,8 milioni per il CSR). A supporto del settore, possono intervenire in modo significativo, anche gli interventi strutturali del Complemento di sviluppo Rurale i cui bandi sono in fase di pubblicazione e riguardano, ad esempio, il sostegno per interventi di ammodernamento delle aziende agricole con un contributo significativo (aliquote elevate sino al 75%) per investimenti volti a ridurre i costi di produzione ed anche per adeguare l’azienda alle normative per la tutela ambientale. Interessanti, infine, le opportunità per la realizzazione di caseifici aziendali, che possono rappresentare una valida forma di diversificazione.
Tra gli interventi a sostegno del settore, inoltre, è in fase di valutazione l’attivazione di una misura straordinaria di aiuto, in regime di de minimis agricolo, a favore degli allevatori di bufale, analogamente a quella già avviata e attualmente in fase di liquidazione tramite AGEA in favore dei produttori di latte bovino per i quali sono in fase di pagamento in questi giorni tre milioni di euro a favore dei circa 550 allevamenti di bovini da latte. In fase di progettazione, infine, anche una significativa campagna di comunicazione per incentivare il consumo della mozzarella di bufala dop.