Una novità editoriale per la Di Felice edizioni: la collana “La carena”, diretta da Silvia Elena Di Donato, intende accogliere voci della poesia italiana ispirandosi all’immagine evocativa della carena: essa porta con sé l’idea del mare, ma anche di un mondo sommerso, come sommerso giace l’inesauribile segreto dell’animo umano, porto sepolto oltre il fenomenico rivelarsi delle cose. La carena è quella parte dello scafo che solca le acque e vi resta immersa durante la navigazione, nascosta e sempre in contatto col mare: proprio come la parola poetica, carena delle nostre vite nel mare dell’inafferrabile mistero dell’esistere, capace di penetrare le profondità dell’umano, di aprire varchi e fenditure oltre le apparenze. Come primo volume, è uscita nel mese di novembre la raccolta “Parachrom. Frammenti e scampoli di tempo” di Sergio D’Amaro, con la prefazione di Vincenzo Guarracino il quale scrive: «Due-tre cose in particolare vanno dette e colpiscono: intanto, l’impegno, per così dire, riassuntivamente narrativo della storia individuale e collettiva di una “generazione” attraverso tutta una serie di elementi oggettivi, di “scampoli”; poi, la forma poetica adoperata, la loro organizzazione in terzine endecasillabiche, che reclamano spazio e collocazione letteraria all’interno della tradizione del genere “visione” di dantesca memoria, alla ricerca di una verità di sé; infine, la presenza simbolica del Fato, per dare uno sfondo mitico al grande tema del mistero dell’esistenza individuale, per sottrarla, questo sì, all’insensatezza del suo effimero flusso eracliteo.»
Sergio D’Amaro ha pubblicato numerosi libri, tra cui si segnalano Beatles (Caramanica, 2004), Terra dei passati destini (Manni, 2005), L’allegro destino della signora Mariù (BesaMuci, 2018), Romanzo meridionale (ivi, 2023) e Il pane della sera (ivi, 2024). Presso la casa editrice statunitense Gradiva Publications (New York) è uscita nel 2021 la traduzione inglese del suo libro di poesie Il ponte di Heidelberg / The Bridge of Heidelberg (trad. di C. Siani)