Tra gli eventi romani merita attenzione la mostra fotografica “Hommage a Roland Petit. I Rapporti del grande coreografo francese con l’Italia e gli Enti Lirici”, organizzata in occasione del centenario dalla nascita del grande coreografo francese a Roma presso l’Antica Fornace del Canova. L’esposizione fotografica, a cura di Paola Leoni e Carmela Piccione, è stata inaugurata con un vernissage venerdi scorso. La mostra. aperta al pubblico sino al 10 novembre dalle ore 16 alle ore 20, attraversa il sodalizio artistico e sentimentale tra Roland Petit e l’Italia ed è nata nel 2004 per celebrare gli ottant’anni del Maestro, grazie alla volontà di Asmed (Associazione Sarda Musica e Danza). Un allestimento originale e inedito in un luogo non convenzionale e suggestivo che raccoglie scatti e testimonianze preziose sui rapporti che Roland Petit ebbe nel corso della sua lunga carriera con i maggiori teatri italiani come il Teatro dell’Opera di Roma, il San Carlo di Napoli e il Teatro alla Scala di Milano e con le Étoiles per le quali ha creato ruoli indimenticabili: da Carmen a Esmeralda in Notre Dame de Paris, da Chérie a Coppelia accanto a Le jeune homme et la mort, L’Arlésienne e Duke Ellington Ballet. Oggi, a distanza di venti anni, la mostra sembra dunque aggiungere al suo interno una retrospettiva protofemminista dedicata alle grandi interpreti come Carla Fracci, Luciana Savignano, Zizi Jeanmaire, Elisabetta Terabust, Alessandra Ferri, Viviana Durante, Eleonora Abbagnato accanto a Jean Babilée, Paolo Bortoluzzi, Laurent Hilaire, Luigi Bonino, Massimo Murru, Alessandro Molin e Giuseppe Picone. Oltre cento foto, dal 1955 al 2002 per un percorso storico, artistico e sentimentale tra capolavori e balletti che ormai sono diventati un must della danza del Novecento. Accompagnano la mostra proiezioni ed estratti video di interviste e brani di alcune tra le sue maggiori creazioni. Roland Petit continua ancor oggi ad essere, nel panorama della danza internazionale, un faro luminosissimo, un maestro, un creatore instancabile, di rara umanità, l’ultimo grande gentleman del balletto del nostro secolo.
Foto di copertina: Alessio Buccafusca