L’Italia si trova ad affrontare una sfida significativa nel colmare il divario di genere nelle discipline STEM (Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), con un numero di donne laureate in questi settori nettamente inferiore alla media globale. Secondo il report dell’OCSE “Education at a Glance 2024”, solo il 16,2% delle donne italiane ha conseguito una laurea nelle STEM, rispetto al 37,3% degli uomini.
Commentando il dato, Floriana Tomassetti, presidente di Ecosfera Servizi Spa, ha espresso preoccupazione: «Constatare che le donne italiane laureate nelle discipline STEM siano molte meno rispetto al resto del mondo è sempre un dato triste, indice di un divario complesso da sanare ma non per questo impossibile da colmare». Tomassetti ha evidenziato come, nonostante i progressi, in Italia persistano barriere sociali, culturali e psicologiche che limitano le opportunità delle donne, molte delle quali si trovano ancora a dover conciliare carriera e cura della famiglia.
Non mancano tuttavia segnali di miglioramento: l’Istituto Europeo per l’Uguaglianza di Genere (EIGE) ha riconosciuto all’Italia il miglioramento più marcato sull’uguaglianza di genere nell’ultimo decennio. «È un passo avanti, ma occorre fare di più», ha osservato Tomassetti, aggiungendo che la chiave per invertire la tendenza sta nel promuovere l’educazione delle bambine e sensibilizzare i genitori per abbattere i pregiudizi culturali.
«Solo così potremo definirci un Paese davvero all’avanguardia», ha concluso la manager, sottolineando l’importanza di accelerare questa “rivoluzione culturale” per costruire una società più inclusiva e competitiva.