Il 27 e 28 settembre a Roma ha avuto luogo la manifestazione Stile Sartoriale 2024, promossa dall’Accademia Nazionale dei Sartori sotto la guida del suo presidente, il maestro Gaetano Aloisio. L’evento ha rappresentato uno dei principali appuntamenti dedicati all’eccellenza sartoriale, celebrando l’arte del su misura e il valore del Made in Italy nel panorama della moda nazionale e internazionale. Stile Sartoriale 2024 ha riunito maestri sarti, giovani talenti, designer e professionisti del settore creando un’occasione unica di incontro tra tradizione e innovazione. Due giorni densi di contenuti e di momenti celebrativi: convegno, premi e sfilate. Il convegno Stile Sartoriale 2024 -Innovazione, Sostenibilità e Futuro per il Settore della Moda Artigianale si è svolto presso l’Auditorium Manlio Germozzi di Confartigianato Imprese e si sono trattati interessanti dibattiti sulle tematiche fondamentali legate soprattutto al tema della sostenibilità nel mondo sartoriale. La prima parte del Convegno, moderata da Francesco Condoluci, ha visto la partecipazione di esponenti di spicco del mondo della moda e delle istituzioni, che hanno offerto una panoramica sui temi più urgenti per il settore tessile, dall’impatto ambientale alle nuove normative europee, passando per le opportunità economiche e le sfide delle piccole e medie imprese italiane. Marco Granelli, Presidente di Confartigianato Imprese, ha aperto i lavori ponendo l’accento su due aspetti fondamentali per le PMI italiane: formazione e credito. In seguito sono intervenuti Il Maestro Gaetano Aloisio che ha sottolineato l’importanza di proteggere il settore sartoriale italiano, da sempre sinonimo di qualità, eleganza e sostenibilità. Marco Landi, Presidente di Federmoda CNA, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di coniugare sostenibilità e competitività nel contesto globale, soprattutto per le piccole imprese italiane. Ettore Piacenza, imprenditore tessile e Presidente della sezione Lanifici dell’Unione Industriale Biellese, ha portato al centro del dibattito la questione della concorrenza sleale con il fast fashion. Michele Priori, consigliere di Amministrazione di Cobat Tessile, ha focalizzato il suo intervento sul concetto di economia circolare e sull’importanza della trasmissione culturale per promuovere la sostenibilità. In collegamento video l’On. Elena Donazzan, Vicepresidente della Commissione ITRE del Parlamento Europeo, che si è espressa sulla necessità di inaugurare una nuova stagione per l’industria della moda in Europa mettendo al centro competitività e innovazione. Infine per la conclusione della prima parte del convegno l’On. Patty Abbate, Vicepresidente della Commissione Ambiente, ha ribadito l’importanza della formazione per affrontare le sfide della sostenibilità. Tradizione e Innovazione: le due componenti essenziali nell’Alta Sartoria del Made in Italy sono stati i temi principali del dibattito che ha animato la seconda parte del convegno dal quale è emerso che la sostenibilità deve essere considerata un’opportunità per l’evoluzione e la competitività con la differenziazione tra il concetto di “fast fashion” e del “fatto su misura”. L’alta sartoria è una tradizione italiana, un mestiere antico che necessariamente deve evolversi dal punto di vista stilistico tenendo conto della sostenibilità e del rispetto per l’ambiente. Si è parlato anche di IA: “Le macchine replicano ma le persone creano” e di IS come Intelligenza Sartoriale che significa creare abiti più duraturi e più facili da utilizzare e soprattutto più veloci da smaltire. La sostenibilità è un imperativo etico e rappresenta anche un’opportunità per il futuro. In conclusione dei lavori è affiorato che l’incontro tra tradizione e innovazione è un mix importante dove la tecnologia non costituisce una minaccia ma un’opportunità per il futuro del prodotto che passa attraverso il rinnovamento. L’evento è proseguito il giorno seguente con la Manifestazione dello “Stile Sartoriale 2024” con la partecipazione di Confartigianato Roma. Il momento Moda con sfilata all’Hotel Hilton di Roma ha celebrato l’arte del “su misura” e del Made in Italy con le creazioni dei grandi sarti della sartoria italiana insieme a giovani promesse; durante la serata è stato assegnato il Premio Manichino d’Oro 2024 vinto da Federica Carone. Il Premio è il più importante riconoscimento di settore dedicato alla sartoria femminile e ai suoi giovani alfieri. Il Premio Gesso d’oro per la migliore tecnica di taglio è stato assegnato a Giada Zanoni e il Premio Ditale d’oro, migliore tecnica di cucito, a Cira Borelli. Marco Granelli, presidente Confartigianato Imprese, ha consegnato invece il Premio Vita da Sarto a due grandi maestri: il sardo Maestro Marco Cau e il calabrese Maestro Domenico Fedele. “Stile Sartoriale è l’evento più importante del settore, non solo a livello nazionale. Per noi è un onore e un impegno continuare a preservare, valorizzare e tramandare l’arte sartoriale del nostro Paese, il vero Made in Italy, apprezzato e invidiato in tutto il mondo. Grazie alla Scuola dell’Accademia, sponsorizzata da Vitale Barberis Canonico, possiamo sperare in un futuro della sartoria formando giovani appassionati e di talento”, ha dichiarato il Presidente dell’Accademia Nazionale dei Sartori, Gaetano Aloisio. La Manifestazione Stile Sartoriale 2024 è il proseguimento di un nuovo corso che l’Accademia ha intrapreso da qualche anno, ora sempre di più l’unico punto di riferimento per il comparto artigianale, e soprattutto sartoriale, Made in Italy. E la cerimonia annuale in cui l’Accademia Nazionale dei Sartori esprime al massimo il suo impegno e le sue molteplici attività nel campo della sartoria, della formazione e della creazione di bellezza.
Foto di copertina: Marino Presta