Il Liceo Artistico Statale “Michelangelo Buonarroti” di Latina è un istituto che si distingue per la sua offerta formativa innovativa e per l’attenzione al benessere degli studenti. In un contesto scolastico in continua evoluzione, il Liceo Artistico ha saputo mantenere un numero di iscrizioni crescente, dimostrando la sua capacità di attrazione nonostante le sfide demografiche. Durante quest’intervista, esploreremo i programmi e le attività didattiche attivati per supportare gli studenti nel loro percorso educativo, le opportunità che si presentano dopo il diploma e le azioni specifiche messe in campo per ridurre la dispersione scolastica e sull’importanza di nutrire un clima di appartenenza e sostegno all’interno della comunità scolastica. Non resta che ascoltare le parole del Dirigente Scolastico prof.ssa Anna Rita Leone e scoprire ciò che rende il Liceo Artistico di Latina un luogo unico per la formazione dei giovani artisti di domani.
Qual è il numero attuale di studenti iscritti nella vostra scuola e in che modo questo dato è cambiato rispetto agli anni passati?
Ad oggi gli iscritti sono più di 800. Nonostante il calo demografico che ha ricadute sulla popolazione scolastica, registriamo un trend in continua crescita, considerando che gli studenti nell’a.s. 2020-21 erano circa 590.
Quali sono i programmi e le attività didattiche che vengono attivati per supportare il percorso educativo degli studenti? Quale tipologia di offerta formativa propone il Liceo artistico?
Il Liceo Artistico di Latina propone un’offerta formativa ampia in quanto al suo interno sono attivi sette indirizzi (grafico pittorico – plastico pittorico – audiovisivo e multimediale – grafica – scenografia – design industriale – architettura e ambiente). E’ importante sottolineare che il curricolo di Istituto, in continua evoluzione, intende cogliere tutte le innovazioni sul piano metodologico, ma anche in riferimento alle strumentazioni tecnologiche di ultima generazione. E’ importante “ciò che a scuola si fa”, attraverso una progettualità ampia, dinamica e di elevata valenza formativa riconosciuta anche sul piano nazionale; una progettualità curricolare ed extracurricolare diversificata per rispondere ai bisogni di studenti che hanno attitudini e vocazioni diverse. A scuola gli studenti devono “appassionarsi” per imparare, per acquisire competenze in uscita immediatamente spendibili. Al Liceo Artistico dobbiamo “insegnare per il futuro”, avendo una visione strategica di quelle che saranno le professioni del futuro. L’Offerta Formativa del Liceo Artistico si realizza anche grazie alla presenza di laboratori innovativi: per esempio inaugureremo ad ottobre un teatro di posa con due sale regia che riproduce un teatro di posa di Cinecittà; laboratorio che si aggiunge a quelli informatici per l’architettura la grafica e il design con software professionali, ai laboratori di scultura, pittura, modellistica e al laboratorio di restauro di opere d’arte.
Quali opportunità di lavoro o di proseguimento degli studi potrebbero essere disponibili per i nostri diplomati?
Gli studenti in uscita dal Liceo Artistico posso intraprendere la carriera universitaria o Accademica, avendo accesso a tutte le facoltà e alle Accademie. I nostri ragazzi hanno strumenti culturali solidi per poter affrontare tutte le facoltà con profitto, in quanto la nostra offerta formativa non trascura lo studio di discipline generaliste che forniscono competenze culturali alte. In più, il diploma del Liceo Artistico, e questo è un una particolarità rispetto agli altri percorsi liceali, è un diploma abilitante, cioè necessario per insegnare alcune discipline pur in presenza di alcune lauree che, senza il diploma di Liceo Artistico, non costituiscono requisito per acceder ad alcuni insegnamenti. Gli studenti diplomati presso il nostro Liceo “sanno fare qualcosa” perché utilizzano software di prassi utilizzati presso gli studi professionali: penso alla progettazione in CAD o all’uso di SW di animazione o per la grafica. Per questo sono spesso richiesti, appena diplomati, dagli studi professionali. Possono inoltre misurarsi con il loro saper fare nell’ambito della moda, delle discipline scultoree o pittoriche oltre che nelle professioni per l’audiovisivo.
Dopo l’emergenza sanitaria che abbiamo appena attraversato, quali strategie e interventi sta implementando il Liceo Artistico per assicurare il benessere e la continuità educativa degli studenti nel contesto post-COVID? Quali iniziative sono previste per agevolare il ritorno alla normale routine scolastica e fornire supporto agli studenti dal punto di vista sociale ed educativo?
Dopo la pandemia il sistema di relazione tra pari e tra studenti e docenti si è sfaldata. Ne hanno risentito soprattutto i ragazzi più fragili, favorendo quell’isolamento che già si presentava come un possibile rischio. Abbiamo ricominciato a costruire un clima positivo ponendoci all’ascolto di ciascun ragazzo e di ciascuna famiglia. Facendo toccare con mano il sostegno, la fiducia e la forza di chi sa che tutti possono farcela. Abbiamo attivato progetti rispondenti alle loro vocazioni, per favorire l’acquisizione del senso di appartenenza. Gli studenti devono sentire che la Scuola è la loro Scuola. Per esempio abbiamo per questo attivato il gruppo musicale “Music Art Jam” del quale fanno parte strumentisti, cantanti, studenti e docenti. Progetti di teatro permettono agli studenti di superare le proprie timidezze e di “stare insieme”. Tanto altro è in cantiere in tal senso.
Preside, potrebbe gentilmente informarci su quanti studenti si diplomeranno quest’anno al Liceo Artistico?
Nell’a.s. 2024-25 si diplomeranno 100 studenti. A loro il nostro in bocca al lupo.
Quali iniziative e strategie stanno attualmente implementando per affrontare e ridurre il fenomeno della dispersione scolastica tra gli studenti del Liceo Artistico, e quali risultati ha riscontrato finora in questo ambito?
E’ necessario premettere che per sviluppare azioni che contrastino la dispersione scolastica credibili ed efficaci dobbiamo avere fiducia nei nostri studenti, a partire da coloro che apparentemente sono disinteressati, oppositivi, poco impegnati. Dobbiamo partire dalla convinzione che tutti i ragazzi hanno un talento, una potenzialità che noi, Scuola, dobbiamo valorizzare. L’insuccesso di un nostro studente viene vissuto dalla comunità educante come un proprio fallimento e chi fa scuola non si rassegna e non smetterà mai di combattere per sostenere un proprio studente nella realizzazione del proprio progetto di vita. Ne consegue che la prima strategia per contrastare la dispersione scolastica è la cura del singolo, l’autentica attenzione nei confronti dei bisogni, delle criticità, dei disagi di ciascuno. Dobbiamo, con i comportamenti, l’empatia e le competenze fini che ogni docente ha, dire al nostro studente a rischio dispersione: “tu per me sei importante”. Solo in questa prospettiva è produttivo progettare percorsi dedicati. Nella nostra scuola, anche nell’ambito delle azioni previste dal PNRR, abbiamo attivato percorsi di tutoring di mentoring e laboratori motivazionali che investono vari ambiti del sapere (sport – pittura – fumettistica – teatro – scrittura creativa…) coerenti con il curricolo ordinamentale ma che si diversificano dalle ordinarie attività curricolari. Non mancano naturalmente le attività per potenziare le competenze di base come l’italiano, la matematica e la lingua straniera.
In occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico, sarebbe possibile ricevere un suo messaggio di auguri per gli studenti, il corpo docente e il personale della scuola?
Auguro ai miei studenti di affrontare il nuovo anno scolastico con entusiasmo e fiducia sapendo che siamo una comunità che li sosterrà sempre. Auguro ai miei studenti di avere la forza di non abbattersi di fronte ad un possibile insuccesso perché dalle cadute ci si rialza sempre e tutti noi vi aiuteremo a risollevarvi. La Scuola siete voi e io, i docenti, il personale, noi tutti, crediamo in voi. Nessuno escluso.
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