Un’altra tragica fatalità si è consumata sulle strade, portando via due vite in un terribile incidente a Nettuno. Le vittime sono un bambino di soli 7 anni e sua zia di 39 anni, incinta. Entrambi si trovavano a bordo dell’auto guidata dalla mamma del piccolo, sorella gemella della donna deceduta, rimasta gravemente ferita e trasportata in condizioni critiche all’ospedale San Camillo di Roma.
L’incidente è avvenuto intorno alle 21:30 in via Cervicone, nei pressi dell’incrocio con via del Pino, una zona tristemente nota per la pericolosità delle sue strade. Le due auto coinvolte si sono scontrate frontalmente, e quella con a bordo le vittime ha terminato la sua corsa schiantandosi prima contro un albero e poi contro un muro. La scena che si è presentata agli occhi dei soccorritori è stata devastante: nonostante il tempestivo intervento del personale sanitario e dei vigili del fuoco, non c’è stato nulla da fare per salvare il bambino e la donna.
Anche l’uomo al volante della seconda auto è stato gravemente ferito ed è stato trasportato in ospedale, dove è stato sottoposto ai test di rito per verificare l’eventuale presenza di alcol o sostanze stupefacenti. I Carabinieri della stazione di Nettuno e della compagnia di Anzio sono al lavoro per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente, ancora non del tutto chiara.
Secondo le prime ricostruzioni, le due vetture viaggiavano in direzioni opposte quando si sono scontrate frontalmente. L’impatto è stato così violento che l’auto su cui viaggiavano le vittime è finita fuori strada, concludendo la sua corsa contro un albero e un muro. È stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per estrarre i corpi dalle lamiere.
La notizia si è diffusa rapidamente in città, suscitando un’ondata di dolore e cordoglio. La famiglia delle vittime era molto conosciuta a Nettuno, rendendo la tragedia ancora più dolorosa per la comunità locale.
Mentre le indagini proseguono per accertare le responsabilità, molti residenti hanno già puntato il dito contro le pessime condizioni della strada, da tempo segnalate come pericolose ma mai adeguatamente messe in sicurezza.