Oggi si chiude con l’ultima seduta della Commissione urbanistica, presieduta dal consigliere comunale Roberto Belvisi (Lega), l’iter approvativo dello strumento della perequazione oltre alla variante urbanistica delle NTA “approdando così, finalmente, nel Consiglio comunale in programma il prossimo 19 luglio. Un altro tassello importante concluso da questa amministrazione comunale che vede nella concretezza e nei fatti la propria azione di governo” rimarca Belvisi, che da poco meno di 1 anno sta lavorando insieme agli altri commissari e al personale degli uffici tecnici a questi cambiamenti.
Così, dopo diverse settimane e commissioni interlocutorie, il tema della perequazione giunge in dirittura d’arrivo. Ricordiamo che la perequazione urbanistica è una tecnica di pianificazione che cerca di bilanciare i benefici derivanti dai diritti edificatori tra i proprietari di un’area. In altre parole, si tratta di garantire che tutti i terreni coinvolti in un progetto urbanistico abbiano un valore simile in termini di possibilità di sviluppo edilizio.
Un altro dei temi affrontati dalla commissione in data odierna è stata proprio la proposta della modifica dell’art. 1 delle Norme Tecniche di Attuazione in modo da inserire lo strumento della perequazione, che in precedenza era previsto soltanto per i comparti edilizi. “Anche questa un’azione che ci permetterà di agire in modo veloce e immediato, rispondendo alle istanze dei privati e creare giorno dopo giorno la città del futuro” sottolinea Belvisi.
Le norme tecniche di attuazione, o norme tecniche attuative (NTA), infatti hanno da sempre formato parte integrante e inscindibile del PRG, andando a dettagliare le previsioni programmatiche e la zonizzazione. Ad esempio, le NTA dispongono prescrizioni e limiti quantitativi dei parametri edificatori per ogni zona o fabbricati (cubaggi, superfici, altezze massime), destinazioni d’uso ammissibili, distanze tra costruzioni, oppure contengono prescrizioni specifiche per ogni zona espressamente consentite o meno. Le norme tecniche di attuazione si vanno ad integrare col regolamento edilizio comunale, spesso in rapporto complementare, lasciando aperti spazi a contenziosi e difficoltà applicative.
Il Regolamento edilizio disciplina gli aspetti procedurali amministrativi, igienico sanitari, cantieristici, decoro e aspetto esteriore tra spazi privati e pubblici, e infine definizione generica dei parametri edificatori; le NTA invece dettagliano i parametri edificatori e le prescrizioni costruttive in maniera puntuale e riferita ad ogni zonizzazione, arrivando a fornire riferimenti precisi per ogni edificio.
“Oggi abbiamo definito anche questo tema, nel senso che abbiamo esaminato e discusso le proposte redatte dagli uffici comunali dopo che erano state avanzate le nostre proposte nelle precedenti commissionia” ha specificato Belvisi.