Pompei nelle ultime settimane si è imposta alla ribalta nazionale ed internazionale per aver doppiato nei numeri d’ingrasso il Colosseo di Roma, e rappresenta una delle mete più visitate al mondo, grazie ad una serie di scelte illuminate fatte dai managers del Parco Archeologico, dalla RAI e dalla amministrazione di Pompei. Di grandissimo successo «Meraviglie. Pompei, le nuove scoperte», a cura di Alberto Angela, “una eccezionale pagina di tv che ha suscitato uno straordinario interesse” come affermato dal Direttore Generale della RAI Giampaolo Rossi.
È notizia di queste ore che l’Amministrazione di Pompei ha affidato alla Società Consortile per Azioni Cethegus l’elaborazione del dossier di candidatura per concorrere al titolo del 2027. Un incarico di assoluto prestigio che corona due anni di lavoro intensissimo del management di Cethegus in tutta Italia. Cethegus scpa è in Partenariato Pubblico Privato, tra i tanti, nei comuni di Benevento, Recanati, Solofra, Pompei, Gaeta (con il progetto “Insula”), rappresentando, quindi, una delle eccellenze della provincia Pontina, e trovarla in prima linea per una delle candidature di maggior prestigio degli ultimi anni rappresenta un vanto per la città di Latina e tutto il Lazio.
“Sarà una candidatura di livello internazionale, puntiamo ad offrire al mondo un modello di sviluppo inclusivo e sostenibile capace di innescare un processo di sviluppo duraturo che parta dalla Cultura come elemento trainante” dichiara il Presidente Leonardo Valle.
Il riserbo sui contenuti del dossier è assoluto, le uniche parole, oltre quelle di Leonardo Valle, sono quelle del Sindaco Carmine Lo Sapio: “Dopo aver idealmente eliminato i confini territoriali di Pompei – ha detto il sindaco riferendosi ad alcune iniziative attuate negli ultimi anni, come la convenzione con Marina di Stabia per il Porto di Pompei, o il progetto di apertura di Porta Vesuvio – è il momento di eliminare i confini ideologici. Ho molto apprezzato l’apertura di tutte le forze politiche sull’iniziativa della candidatura della nostra città a Capitale Italiana della Cultura. È un segnale di maturazione politica, che può dare inizio ad un nuovo corso”.
“Mai come ora abbiamo bisogno, come sistema Paese, di metterci alle spalle un periodo
difficilissimo, come quello della Pandemia e della conseguente crisi economica” afferma in
conclusione il Presidente Valle, “che questa candidatura sia un modello di rilancio territoriale per molti altri territori italiani, servono competenze e un ingrediente fondamentale, l’umiltà, perché attraverso l’umiltà si riescono a mette intorno ad un unico obbiettivo di grandissimi livello, professionalità diverse che concorrono ad alzare il livello qualitativo della proposta, perché solo così è possibile raggiungere traguardi ambiziosi.”


