Insieme non è solo il nome dell’incontro con Aprilia Civica. Insieme è l’impegno con il quale il gruppo promette di guardare non solo alla situazione attuale ma anche alle proiezioni future della città. L’appuntamento per dialogare con i cittadini non è nuovo dopo 10 anni abituali in Piazza Roma. Cambia location ma al Teatro Finestra-CulturaAprilia (Ex Claudia) la voglia di incidere rimane la stessa. All’ordine del giorno è sicuramente attenzionata la nuova era politica dei primi 6 mesi dell’insediamento Principi.
A dar inizio agli interventi è Luana Caporaso che condivide con il pubblico presente la sua visione di una maggioranza che, nonostante sia stata ottenuta con il minimo dei voti dell’elettorato, appare oggi come tristemente silenziosa. Le mozioni e le richieste di commissione dell’opposizione sono l’emblema della situazione preoccupante dell’amministrazione che rinuncia al dialogo e boccia proposte per una mera ripicca e non per motivi razionali. Il quadro fotografato da Luana Caporaso è quello di un immobilismo che condiziona le decisioni. Battaglia a cuore dell’attuale consigliera rimane il nome con cui rivolgersi a consiglieri e assessori donne perché la maggioranza, afferma Caporaso: “pare aderire ad un’idea ben più alta di loro”.
Parola all’uomo discusso del momento: Davide Zingaretti, fermamente convinto dell’unione capillare tra la coalizione e la cittadinanza che darà i suoi frutti per ribaltare le sorti della città alle prossime elezioni. I binari sui quali si intende lavorare, a detta di Zingaretti, sono: quello della quotidianità (per vigilare l’attività di maggioranza) e del lungo termine per tornare al governo. È Pasquale De Maio a testimoniare lo stato d’animo comune a tutti i presenti (e forse anche alla cittadinanza): la preoccupazione. L’ex presidente del consiglio si dichiara preoccupato, e allo stesso tempo deluso, perché pare che qualcuno si sia adagiato sugli allori di una vittoria e non ascolti, a prescindere, quanto altri hanno da dire. Ultima arrivata ma con le idee ben chiare è la classe 2002 Gloria Mastrocicco che si accoda al sentimento di preoccupazione, marcando la questione del mancato ascolto per ciò che riguarda i settori dell’ ambiente, delle politiche sociali d’inclusione e giovanili. Non è la sola a trattare il tema ambiente, infatti, è Fabrizio Fiorentini a enfatizzare sulla cura della città che non fa trasparire la nuova impronta politica.
Riflessione di ampio raggio quella posta dall’ex sindaco Antonio Terra per una gestione indecorosa della pubblica amministrazione e con un dialogo col tessuto cittadino inesistente. Il riferimento alla questione rifiuti permette di condividere l’immagine di una filiera di governo, a livello locale e regionale, che nell’idea di Terra ha solo depredato voti per poi sparire. È il turno di Davide Tiligna, altro giovane del gruppo che fa notare un indirizzo politico assente, specie sul tema sport (dal bando “sport e periferie” alla situazione stadio irrisolta), tanto vantato dal programma elettorale di Principi. In riferimento al Natale 2023 la delusione per le luminarie e il decentramento delle attività produttive vengono posti come esempi per una serie di scelte da rivedere.
Sdegnata da come la maggioranza si sia adagiata sul ridimensionamento della vecchia amministrazione interviene Francesca Barbaliscia che fotografa l’inesperienza nel proporre una visione di città. La sua esperienza nel campo della gestione dei servizi sociali, inoltre, le permette di chiedere una maggiore applicazione in quel determinato campo. Conclude il giro di considerazioni Alessandro D’Alessandro che fa notare una situazione di un’Aprilia che sta tornando quella catastrofica del 2009 senza un confronto ma con costanti lezioni di politica di un governo che sembra essere quello dei cittadini e non per i cittadini.
Dall’evento di venerdì 22 dicembre i primi 6 mesi dell’amministrazione Principi vengono valutati al di sotto della sufficienza, con l’invito a far di meglio se veramente si tiene alla città. Quanto è stato dipinto (dalla maggioranza) come un programma elettorale da sogno è divenuto, per i presenti, un diario di appunti. L’augurio con cui l’evento è terminato è quello di camminare insieme verso i traguardi futuri che attendono questa coalizione perché “da soli si può correre più veloci ma insieme si percorre più strada”.





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