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LIBRI, la vecchia piaga degli appalti in “Corruzione fatale” di Salvatore Di Gigli

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In estate si scrive, ma soprattutto si legge e le nostre indicazioni sono sempre indirizzate a novità editoriali di livello. È possibile coniugare una cifra letteraria di eccellenza con il compito arduo dell’intrattenimento virtuoso nelle calde giornate di agosto? Nel caso di Salvatore Di Gigli, autore setino premiato dalla critica del settore, si realizza una perfetta liason tra la trama giallistica e dinamica e lo stile della parola, volto a soddisfare le esigenze di ogni tipo di lettore. Il suo nuovo romanzo “Corruzione fatale” per Edizioni Efesto è tutto questo e molto di più, temporalmente calato in un periodo di riforme che coinvolgono anche la sfera dell’amministrazione dei lavori pubblici. L’intrigante giallo porta i lettori in un viaggio avvincente proprio attraverso le dinamiche corrotte degli appalti; l’autore condensa esperienze maturate durante più di trent’anni di contatti professionali negli uffici pubblici e privati  sublimando un vissuto apparentemente calato nel tecnicismo attraverso il lirismo della scrittura, mai scontata e densa di ricerche storiche e sociologiche. La sapiente architettura della narrazione alterna momenti prodromici in cui  si alterna il contesto come traduzione letteraria dei fatti figurativi e i numerosi dialoghi, veri e proprio ritratti psicologici della varia umanità che va a comporre il quadro d’insieme. Il romanzo segue la coppia di investigatori Villanova-Di Capua che seguono il caso del suicidio di un project manager di una importante società operante negli appalti pubblici,  iniziando ad indagare su quella morte sospetta. Le ricerche scoperchiano un vaso di Pandora dal quale emergono prove di corruzione, concussione e corruttele varie che portano alla luce un malaffare di milioni di euro. Durante le indagini, proprio a causa di queste, la lista dei morti si allunga, rendendo sempre più pressante l’azione investigativa. Con questa storia il Sostituto Procuratore Renata Villanova e l’ispettore Ernesto Di Capua si trovano a fronteggiare un pesante caso di corruzione nell’ambito degli appalti pubblici tra politici ambiziosi e senza scrupoli, capitani d’industria famelici, funzionari pubblici avidi e donne bellissime, tra cui una femme fatale disposta a tutto. L’indagine sarà lunga e accurata, ma alla fine i nostri sapranno trovare il bandolo di una matassa decisamente intricata. “Corruzione fatale” è un romanzo scorrevole e travolgente che terrà i lettori con il fiato sospeso dall’inizio alla fine. Combinando una trama complessa con personaggi vividi e una narrazione esperta, Salvatore Di Gigli ha creato un’opera avvincente e stimolante che fa luce su una questione cruciale che la società di oggi deve affrontare. Una lettura perfetta per gli appassionati di gialli, così come per chiunque sia interessato a conoscere meglio alcuni aspetti riguardanti il funzionamento amministrativo del governo degli appalti, e le sfide della lotta alla corruzione.

Salvatore Di Gigli nasce a Sezze (LT) nel 1956. Di estrazione tecnica, collabora per oltre vent’anni con primarie imprese nazionali operanti nell’ambito della sicurezza elettronica, raggiungendo una professionalità ai massimi livelli. Nel 1994 pubblica all’interno di una rivista specializzata, “Antifurto” il suo primo articolo letterario/giornalistico, impostato in forma di racconto breve (tech-sit-com), di procedure tecnico-installative. Pubblica il suo primo libro “Testimoni Oculari” con Kimerik edizioni al quale segue “Il Vangelo Maledetto”. Con questo romanzo l’autore conferma le sue notevoli doti narrative. Il romanzo vince il premio “Scrittori con gusto” dell’Accademia Res Aulica di Bologna. Nel 2018, per i tipi di Edizioni Croce, pubblica il giallo “L’innocenza depredata”, nel quale alza il velo su alcuni turpi aspetti riguardanti la pedofilia nell’ambito della Chiesa. Nel 2021, per i tipi di Kinetès, pubblica la raccolta di racconti “Santi, briganti, passanti”. In questo volume è contenuto il racconto breve “Abbandono”, vincitore del premio letterario internazionale “Antica Pyrgos” edizione 2020. Sempre nel 2021, riceve una menzione speciale per la sezione “monologhi teatrali” del premio letterario internazionale “Antica Pyrgos” per il suo monologo “Caterina, la santa puttana”.

Antonella Rizzo

Antonella Rizzo è  poeta, scrittrice, giornalista, performer; è stata tradotta in albanese, arabo, inglese, polacco. È organizzatrice di eventi culturali di carattere nazionale e internazionale, cortometraggi, pièces teatrali, in collaborazione con artisti visivi e musicisti. È ideatrice e responsabile del Premio letterario Antica Pyrgos. Collabora con Mondo Reale dal 2017.

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