Licenziamento senza preavviso per i due veterinari condannati lo scorso ottobre in primo grado dal presidente del Collegio penale Francesco Valentini. I due dipendenti della Asl sono stati sottoposti ad un procedimento disciplinare – come riportato in due delibere la 834 e la 856 – per dei gravi fatti illeciti e di rilevanza penale commessi in servizio, è riportato e la Asl ha irrogato la sanzione del licenziamento senza preavviso. Il provvedimento è stato notificato ai dipendenti e alle strutture aziendali e riguarda Umberto Sciscione e Piero Giuliani; nei loro confronti la pena era stata di un anno e sei mesi di reclusione, oltre a seicento euro di multa ciascuno e al pagamento delle spese processuali. Il processo era iniziato dopo l’inchiesta che nel 2014 aveva portato alla scoperta di una serie di violazioni dei due professionisti della Asl di Latina.
I controlli erano scattati dopo gli spostamenti dei due veterinari negli orari di servizio. Nel processo di primo grado, l’Azienda sanitaria si era costituita parte civile con gli avvocati Archidiacono e Leone e aveva ottenuto il riconoscimento del danno mentre nel corso del processo le difese – rappresentate dagli avvocati Ciotti e Fiore – avevano chiesto l’assoluzione mettendo in rilievo che non era stata raggiunta la prova. Secondo quanto sostenuto dall’accusa, i due veterinari risultavano in servizio mentre uscivano per interessi di natura personale, in alcuni casi per fare la spesa.
Ed è emerso che l’auto di servizio e il carburante venivano utilizzati per spostamenti personali.
Nel capo di imputazione la pubblica accusa aveva messo in rilievo che Sciscione si sarebbe
assentato per 66 giorni dal 2010 al 2014 (il periodo a cui si riferisce l’inchiesta), mentre il collega si sarebbe assentato per 215 giorni. La prima sentenza del processo risale al 16 luglio del 2017 e l’ultima è quella dell’ottobre del 2022. Dopo la condanna di primo grado è stato presentato ricorso in Corte d’Appello, nei giorni scorsi è arrivato invece il provvedimento di natura disciplinare della Asl firmato dalla manager della Asl Silvia Cavalli che ha disposto il licenziamento che può essere impugnato dai due professionisti.
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