Le Primarie del Partito Democratico che dovevano stabilire chi tra Carla Amici e Francesco Scacchetti sarebbe stato lo sfidante del centrodestra per cercare di riportare i dem alla guida della città di Roccagorga non si svolgeranno. È quanto emerge dagli ultimi scambi di battute tra gli stessi Carla Amici e Francesco Scacchetti, dopo le frizioni dei giorni scorsi che avevano lanciato un allarme ma che sembrava si potesse risolvere.
A confermare questo esito una nota di Carla Amici, che sul proprio profilo Facebook ha voluto fornire la sua versione dei fatti con lo scopo di fare chiarezza: “Ho consegnato al coordinatore della commissione per le primarie del PD un documento politico perché ne fosse data conoscenza non solo ai componenti della commissione ma anche a tutti gli iscritti del partito, in cui dichiaro di non ritenere che vi siano più le condizioni politiche, o forse non vi sono mai state, mai ricercate e sostenute, per affrontare con lealtà le primarie, che potessero offrire ai cittadini chiamati al voto delle primarie, quali elettori del centro sinistra, la possibilità di scegliere. Per questo ne ho chiesto il superamento politico al di la degli individualismi. Questo documento viene volutamente ignorato dal Segretario-Candidato alle primarie, continuando il mantra che le primarie si fanno a prescindere se vi sia un competitore o meno. Io – spiega ancora Carla Amici – non parteciperò a queste primarie che ritengo non solo pericolose per come si sono palesate e costruite, ma perché non aggiungono nulla al quadro devastato del nostro Paese. Il “noi” prima dell’ “io”. È sempre più necessario un progetto che veda il coinvolgimento di tante persone interessate alla ricostruzione e rinascita di un paese, mettendo insieme i valori necessari per essere comunità coesa e solidale per proiettarsi in un nuovo futuro di proposte e di idee in mondo affascinante ed affascinato dalle opportunità che l’Europa mette a disposizione. Al di là dell’Io c’è il mondo della normalità dell’essere cittadino protagonista. “Parte da Noi” il paese condiviso”.
A strettissimo giro la risposta del segretario locale del Pd e candidato anch’egli alle primarie, Francesco Scacchetti, che ha spiegato: “Prendo atto, con dispiacere, dell’intenzione di ritirarsi dalla competizione delle primarie di Carla Amici, peraltro ancora non formalizzata ufficialmente alla Commissione deputata. Mi dispiace perché in questi giorni sto registrando una grandissima attenzione e tantissimo entusiasmo da parte dei nostri concittadini, che finalmente sembrano aver ritrovato una sintonia con il nostro Partito. Attenzione dimostrata anche attraverso la notevole partecipazione all’assemblea di presentazione dell’evento del 18 marzo. Al di là delle personali valutazioni di Carla, le primarie sono state indette e convocate tramite una decisione degli organi del PD di Roccagorga, anche a seguito di un impegno assunto nei confronti del PD e della comunità di Roccagorga. Decisioni ed impegni presi con la consapevolezza che questo processo di partecipazione democratica avrebbe rafforzato il percorso di costruzione di una opzione credibile ed attrattiva di governo della nostra comunità. Questo percorso rimane valido ed è l’unico che porta alla selezione della candidatura a sindaco. Rappresenta una differenza importante e un valore aggiunto rispetto alle autocandidature e alle decisioni prese su tavoli di spartizione distanti dagli interessi generali di Roccagorga. Perché di tutto abbiamo bisogno tranne che di una nuova stagione di frantumazione politica e sociale determinata da vacui ed eccessivi personalismi. E, anche per questo, devo ammettere che si fa grande fatica a comprendere le ragioni di quella che sembrerebbe essere la scelta di Carla; come ho già detto prima mi spiace che si voglia sottrarre a quella che vivo come una “partita amichevole” ma dall’alto valore politico. Se così non fosse, non avrei sottoscritto un patto di lealtà e mi sarei negato ad ogni confronto. Evidentemente questo sentimento non è reciproco. Le primarie sono uno strumento statutario a noi caro di selezione dei quadri dirigenti e delle cariche istituzionali più importanti. Questo perché crediamo nel loro valore e nella forza rigenerante che la partecipazione di popolo può dare al PD e alla coalizione nei territori. Ora, l’unica cosa che conta è il futuro del paese in cui viviamo ed il superamento di una fallimentare stagione di governo che ha determinato il commissariamento del Comune. Spero ancora che le primarie del 2 aprile si possano tenere e possano essere una festa della democrazia. Un metodo che pratichiamo e rivendichiamo con convinzione. Se invece il ritiro di Carla sarà confermato e formalizzato proseguirà la nostra campagna verso le elezioni e si moltiplicheranno nei prossimi giorni gli incontri e le iniziative per disegnare la Roccagorga del futuro. Farò proposte e, soprattutto, ascolterò le idee di tutte e tutti. Per portare Roccagorga in una nuova stagione, per tornare comunità. Per davvero”.
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