SEZZE, approvato il piano di riequilibrio. Lucidi: “Situazione molto molto complicata”

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È stato adottato ieri dal consiglio comunale di Sezze il piano di riequilibrio finanziario. Una procedura che, previa approvazione da parte dalla Corte dei Conti entro i prossimi 90 giorni, garantirà un margine di 15 anni per ricoprire la considerevole massa passiva accumulata dal comune di Sezze, consentendo dunque agli amministratori di mantenere una autonomia organizzativa, senza dover ricorrere al dissesto finanziario e a tutti gli impopolari provvedimenti che ne conseguono.

Tutto questo però al prezzo di attenersi scrupolosamente alle rigide regole che la cosiddetta procedura di riequilibrio impone. Una scelta “doverosa”, dice l’assessore al bilancio Mauro Rezzini, incaricato di illustrare le ragioni che hanno condotto la maggioranza di Lucidi a percorrere la strada del piano di riequilibrio. Ragioni che, senza troppi giri di parole, sono da rinvenire nello spropositato numero di debiti e di crediti ritenuti ormai inesigibili accumulati dall’Ente nel corso degli anni che, inevitabilmente, andrebbero ad imbrigliare non poco l’attività amministrativa.

Il totale della massa passiva, stando a quanto riportato da Rezzini, supererebbe gli 8 milioni e mezzo di euro, una cifra da capogiro a cui andrebbero ad aggiungersi quelli che il sindaco Lidano Lucidi ha definito “fatti nuovi”, una serie di provvedimenti da cui l’Ente è stato raggiunto nei giorni scorsi che complessivamente andrebbero a formare un ulteriore milione di euro di passivo.

Insomma la situazione, per dirla con le parole del primo cittadino “è molto, ma molto, molto complicata” e l’eventualità, fortemente sostenuta dall’ex sindaco Sergio Di Raimo, di sbrigliare la matassa avvalendosi delle procedure ordinarie non sembra in alcun modo realizzabile per la maggioranza Lucidi.

Inascoltata poi anche la strada suggerita dal consigliere Serafino Di Palma, quella di prendere atto delle grandi criticità che lo stesso Di Palma da anni evidenzia nel bilancio comunale e dichiarare il dissesto “Scongiurare il dissesto – ha tuonato il consigliere di minoranza – è unicamente nell’interesse di chi governa, non di certo dei cittadini di Sezze che già sono costretti a pagare il massimo di tutte le aliquote”.

Quasi a fare da mediatore, dopo qualche piccolo alterco tra rimpalli di responsabilità e interventi coloriti, il consigliere nonché segretario di Identità Setina, Daniele Piccinella: “È questo il momento della collaborazione e meno della contrapposizione – ha spiegato Piccinella – È il momento di mettere da parte le posizioni personali o ideologiche e mettere al centro la volontà di aggiungere valore. La nostra volontà politica, di questa maggioranza coesa e determinata – ha concluso – è dare un futuro sostenibile al nostro paese”.

Francesca Leonoro 

 

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