CALCIO, sconfitta e ultimo posto in classifica per il Latina dopo la partita contro il Potenza

Potenza Calcio 2 – 1 Latina Calcio 1932
Potenza Calcio (3-5-2): Greco, Cargnelutti, Gigli, Piana, Coccia, Sepe, Zampa (34’ st Zagaria), Zenuni, Costa Ferreira (27’ pt Bruzzo), Salvemini, Volpe (25’ Guaita). A disposizione: Petriccione, Vecchi, Orazzo, Baclet, Maestrelli, Sessa, Banegas. Allenatore: Trocini.
Latina Calcio 1932 (3-4-2-1): Cardinali, Giorgini (25’ st Rossi), Amadio, Carletti (11’ st Andrade Siquiera), Rosseti (43’ st Zini), De Santis, Barberini, Tessiore, Mascia (11’ st Teraschi), Esposito, Atiagli. A disposizione: Alonzi, Spinozzi, Di Livio, Sane, Marcucci, Teraschi, Celli, Nicolao, Ercolano. Allenatore: Di Donato.
Arbitro dell’incontro: Ermano Feliciani di Teramo.
Assistenti: Mattia Politi di Lecce e Marco Belsanti di Bari.
Quarto Ufficiale: Giuseppe Rispoli di Locri.
Marcatori: 3’ st Zampa (P), 27’st Andrade Siqueira (L), 39’ st Sepe (P)
Ammoniti: 38’ pt Carletti (L), 40’ pt Zampa (P), 12 st Rosseti (L), 20 st Andrade Siqueira (L), 36’ st Tessiore (L), 47’ st Barberini (L)
Recuperi: 2’ pt; 4’ st.
Angoli: Potenza Calcio 4 Latina Calcio 1932 1.
Note: Spettatori 1450.

Nell’undicesima giornata del campionato di Serie C, il Latina incappa nella terza sconfitta in una settimana, perdendo per 2-1 in casa del Potenza. Un risultato questo, che complica ulteriormente la già precaria classifica della formazione pontina.

Non è arrivata la risposta che tutto l’ambiente si aspettava, soprattutto dopo la carica data dal mister Di Donato in conferenza stampa nella giornata di sabato. È arrivata, invece, un’altra sconfitta, seppur con una prestazione migliore rispetto alle precedenti uscite, che però ha messo in mostra nuovamente tutti i limiti di questo Latina.

In partenza Di Donato sceglie una difesa a tre, con la novità di Atiagli titolare sulla fascia sinistra dopo il bel secondo tempo offerto contro il Catanzaro. Rivoluzionato l’attacco rispetto a mercoledì scorso, con Rosseti e Mascia a sostegno dell’unica punta Carletti. Il Potenza, del nuovo tecnico Bruno Trocini, risponde con un 3-5-2.

In avvio di match è la formazione di casa ad avere il controllo del gioco, soprattutto grazie alle iniziative di Costa Ferreira. Dura poco però la partita del giocatore portoghese, che al minuto 27 del primo tempo è costretto ad abbandonare il terreno di gioco. Ed è proprio in quel momento che il Latina alza i giri del motore, rendendosi pericoloso in rapida successione prima con Rosseti e poi con Barberini che però non riescono a centrare il bersaglio grosso.

Sul finire di primo tempo, Carletti cerca il gol con un bel tiro dalla distanza, ma il portiere del Potenza si fa trovare attento sulla traiettoria. Termina così in parità la prima frazione di gioco.

Nel secondo tempo iniziano i problemi per il Latina, e purtroppo, sono problemi ben conosciuti. Questo perché, al minuto 48, il Potenza passa in vantaggio su azione di calcio d’angolo con Zampa, che sfrutta il mancato disimpegno di Barberini, per insaccare il pallone. L’ennesima rete subita su calcio piazzato in questa stagione dai pontini trasforma la seconda frazione di gioco in una montagna difficile da scalare.

Di Donato però non ci sta e rivoluziona subito la sua squadra con dei cambi. Fuori Carletti e Mascia e dentro Teraschi con Jefferson. È proprio una rete dell’attaccante brasiliano, al minuto 72, a riportare la sfida in parità, per la soddisfazione di tutta la squadra nerazzurra. Nel frattempo, è entrato in campo anche Rossi, che sfortunatamente è protagonista di un grave errore sottoporta, non approfittando del regalo della difesa del Potenza.

E nel calcio, come si sa, esiste una regola non scritta che recita: “gol sbagliato, gol subito”. Ed è proprio quello che accade, quando il Potenza torna in vantaggio a pochi minuti dalla fine con la rete di Sepe. Per il Latina questa è una doccia fredda ed un boccone amarissimo da mandare giù, perché la sconfitta di Potenza, la terza nelle ultime tre partite, significa ultimo posto in classifica a pari punti con la Vibonese e il continuo di un periodo veramente complicato.

Luigi Calligari