Latina Calcio 1932 0 – 2 US Catanzaro 1929
Latina Calcio 1932 (3-4-2-1): Cardinali, Giorgini (27’ st Andrade Siqueira), Amadio, Carletti, De Santis, Sane (1’ st Rosseti), Marcucci (27’ st Barberini), Teraschi (11’ st Di Livio), Tessiore, Esposito, Nicolao (11’ st Atiagli). A disposizione: Alonzi, Spinozzi, Zini, Celli, Mascia, Ercolano, Rossi. Allenatore: Di Donato.
US Catanzaro 1929 (3-4-1-2): Branduani, De Santis, Fazio, Scognamillo, Rolando (7’ st Bearzotti), Welbeck, Verna, Vandeputte (37’ st Tentardini), Bombagi (37’ st Risolo), Curiale (24’ st Carlini), Vazquez (24’ pt Cianci). A disposizione: Nocchi, Romagnoli, Monterisi, Porcino, Cinelli, Ortisi, Gatti. Allenatore: Calabro
Arbitro dell’incontro: Marco Ricci di Firenze.
Assistenti: Pietro Lattanzi di Milano e Mauro Dell’Olio di Molfetta.
Quarto Ufficiale: Valerio Pezzopane di L’Aquila.
Marcatori: 15’ pt Vazques (Rig. C), 10’ st Scogliamillo (C),
Ammoniti: 43’ pt Teraschi (L)
Recuperi: 0’ pt; 5’ st.
Angoli: Latina Calcio 1932 4 US Catanzaro 1929 4
Note: Spettatori totali 968
Seconda sconfitta di fila per la squadra nerazzurra, che cede in casa ad un Catanzaro superiore per tutto il match.
Si sapeva che la partita di ieri sarebbe stata una sfida difficilissima per il Latina, visto il livello degli avversari, ma questo non può giustificare l’ennesima prestazione insufficiente e senza mordente da parte della squadra pontina.
Non è bastato lo sfogo post Vibonese del DS per dare la sveglia ad una squadra, che anche ieri sera, ha dato l’impressione di essere in totale confusione.
Di Donato con le sue scelte iniziali ha provato a dare quel pizzico di vivacità che è sempre mancato nelle ultime uscite. Il mister, infatti, schierava il suo Latina con un inedito 3-4-2-1, con Giorgini al centro della difesa insieme ad Esposito e De Santis, Marcucci in mediana in coppia con Amadio e davanti Sane (all’esordio dal primo minuto) e Tessiore a supporto dell’unica vera punta Carletti.
Anche questa strategia però non si rivela efficace, contro un Catanzaro qualitativamente superiore e padrone del campo per lunghi tratti del match. Quando poi, una partita di questa difficoltà, viene resa impossibile da una sciocchezza di Teraschi, si capisce che è davvero notte fonda, e non per il l’orario del match.
Il centrocampista del Latina, sugli sviluppi di un calcio d’angolo colpisce il pallone con una mano in piena area, regalando un rigore al Catanzaro. Vazquez ringrazia e porta gli ospiti in vantaggio.
Dopo il gol subito, il Latina continua a soffrire gli avversari, che invece cercano la rete della sicurezza. Gol che il Catanzaro segna, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma che l’arbitro annulla per un fallo su Cardinali.
La squadra nerazzurra a questo punto tenta una timida reazione. Il problema è che si tratta di iniziative sporadiche di singoli e non di una vera e propria manovra corale. In questo modo il primo tempo termina sul parziale di 0-1.
Nel secondo tempo Di Donato prova subito a cambiare qualcosa, inserendo Rosseti al posto di un evanescente Sane, schierato troppo largo e lontano dalla porta per poter incidere. Ma il Latina non ha il tempo di organizzarsi che il Catanzaro raddoppia grazie a Scognamiglio, ancora una volta su azione di calcio d’angolo.
Neanche gli altri cambi effettuati dal mister di casa sortiscono qualche effetto. Ci prova il solo Atiagli, che sfruttando la sua velocità sulla fascia sinistra, mette al centro qualche cross interessante, senza però trovare pronti gli attaccanti pontini.
Finisce 0-2 per il Catanzaro un match mai davvero in discussione, tra due squadre con obiettivi totalmente diversi per questa stagione. Il Latina è stato poi contestato dai suoi tifosi, dopo aver offerto l’ennesima prestazione negativa in questo primo scorcio di campionato.
Nel dopo gara, il DS Di Giuseppe, ha confermato la fiducia a Di Donato, affermando che il progetto Latina va avanti e che le difficoltà iniziali erano state messe in conto.
D’altra parte, visto il periodo complicato della squadra, la trasferta di domenica contro il Potenza, un’altra formazione che naviga in zone basse della classifica, assume già il sapore di una sfida decisiva.
Luigi Calligari





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