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Politica

LATINA, inizia oggi la nuova sfida di Vincenzo Zaccheo alla carica di primo cittadino in vista delle prossime elezioni

Ultimo aggiornamento: 30 Agosto 2021 19:10
Redazione Pubblicato 30 Agosto 2021
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Comincia in una calda mattina di fine estate la nuova sfida di Vincenzo Zaccheo alla carica di primo cittadino della città di Latina. Nella sede del circolo cittadino, stamattina è stata infatti presentata la sua candidatura in vista delle prossime elezioni del 3 e 4 ottobre.

La figura di Zaccheo, già sindaco di Latina per due mandati (dal 2002 al 2010) è stata fondamentale per permettere ai partiti di centrodestra di trovare la quadra in modo da presentarsi uniti alla prossima tornata elettorale, vista la tanta incertezza che aleggiava nei mesi scorsi sul nome del candidato da scegliere. A confermare questo dato è il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini, affermando che ogni partito poteva contare su un candidato affidabile, ma che l’unità del centro destra era la “stella polare” in modo da non tornare alla situazione di cinque anni fa.

Giovani, innovazione, infrastrutture, università, cultura e turismo. Questi sono solo alcuni dei temi trattati durante la conferenza, in vista della presentazione del programma di governo vero e proprio che avverrà il 4 settembre. Proprio i giovani sono uno degli argomenti fondamentali della campagna elettorale di Zaccheo, perché a sostegno della sua candidatura sono intervenuti esponenti come Michela Di Manno (Fratelli d’Italia), Lorenzo Cirelli (Vola Latina), Luca Palmegiani (Forza Italia Giovani), Serena Baccini (Latina nel Cuore), Francesco D’Alfonso (Cambiamo Coraggio Italia), Giovanni Romano (UDC), e Marco Pietrandrea (Lega) che dovranno dare il loro contributo per indicare il futuro che la città di Latina dovrà perseguire. A questo proposito, alcune delle proposte fatte riguardano l’istituzione dei consigli territoriali, come palestra per i futuri politici e la creazione di una scuola di pubblica amministrazione per formare persone competenti. Inoltre, grande importanza è stata data alla cultura, all’università con progetti per trasformare gli edifici di fondazione in sedi universitarie e dare risalto alle politiche che riguardano la disabilità e lo sport.

In seguito, sono intervenuti altri esponenti come la senatrice Marinella Pacifico di Cambiamo Coraggio Italia, Alessandro Bonetti di Vola Latina, Giuseppe Di Sangiuliano dell’UDC e Lorenzo D’Erme di Latina nel Cuore, tutti coesi nel dare il loro appoggio alla figura di Vincenzo Zaccheo come Sindaco

Hanno poi preso la parola gli esponenti dei principali partiti della coalizione, ovvero Alessandro Calvi per Forza Italia, Gianfranco Rufa per la Lega e Nicola Calandrini per Fratelli d’Italia

Alessandro Calvi: “Vincenzo Zaccheo non ha bisogno di presentazioni, Vincenzo è un carattere spigoloso come l’ho sempre definito, rispettoso delle istituzioni, rispettoso dei ruoli politici, un uomo che ha vissuto le istituzioni ad alto livello. Latina ha la necessità di rilanciare un’idea di città, che negli anni è stata messa da parte. Io nell’ultima esperienza che ho fatto ero assessore al bilancio e ho lasciato 14 milioni di cassa. Noi non abbiamo lasciato debiti e abbiamo pagato debiti fuori bilancio degli anni Settanta, e qualcuno oggi, che fa politica rivendica o contesta il fatto di aver votato debiti fuori bilancio. Questa città negli anni passati non ha mai utilizzato l’avanzo di cassa. Loro nell’ultimo bilancio approvato hanno 60 milioni. Voi siete un ente erogatore e dovete avere la capacità di svolgere le gare. La sfida del centrodestra è raccogliere gli errori fatti (2010 e la sfiducia a Zaccheo n.d.r.) e rilanciare la classe dirigente. Siamo consapevoli di poter vincere al primo turno”.

Gianfranco Rufa: “Vincenzo Zaccheo di volontà ne ha tanta, ha l’amore e la passione per la città. Latina dopo cinque anni ha bisogno di certezze e l’unica certezza è Vincenzo Zaccheo”.

Nicola Calandrini: “C’è voglia di un futuro diverso. Questa è una città commissariata. Coletta ha avuto cinque anni e mezzo per fare le cose. In questa città, grazie ad un disegno strategico, da un anno e mezzo non si fa amministrazione comunale per la chiusura del consiglio comunale. Coletta non ha riaperto il teatro in cinque anni e mezzo, ha chiuso la biblioteca che doveva riaprire in tre mesi. Serve una ricucitura di questo territorio. Non ci sarà più la possibilità di sfiduciare i sindaci, fu fatto un errore clamoroso. I sindaci vanno fatti governare. Zaccheo ora non ha più un partito politico di riferimento, ma il partito sarà la città di latina. L’esperienza di Vincenzo Zaccheo è fondamentale perché è un’esperienza che a Latina nessuno ha. Siamo certi che chiuderemo la partita il 3 e 4 ottobre. Le priorità sono lo sviluppo economico e il lavoro. Fondamentale l’università per la speranza di tenere i figli qui in città”.

A conclusione della conferenza è arrivato l’intervento di Vincenzo Zaccheo. Un intervento durato più di mezz’ora in cui è stato fatto un bilancio delle cose fatte in passato, delle varie battaglie portate avanti e di ciò che servirà Latina per affermarsi come capitale seguendo uno slogan dello stesso Zaccheo. Tra le tematiche richiamate ci sono quelle del porto di Latina, il policlinico a Borgo Piave e l’importanza dei borghi.

“Bisogna impegnarsi tutti quanti per far ripartire questa nostra città. Quando ero al consiglio comunale, erano gli anni in cui mentre in Italia la crescita del pil era 0, a Latina il pil cresceva del 7%. Ho sempre detto sì al porto e no all’erosione costiera, quindi nella compatibilità ambientale puntiamo alla realizzazione del porto di Rio Martino. Il primo atto che andrò ad affrontare se dovessi diventare sindaco sarà quello di delocalizzare il depuratore da Foce Verde dentro la Sogin”.

“Abbiamo perso anche delle occasioni, afferma Zaccheo. Una di queste è sicuramente quella dei ristori ai comuni nuclearizzati, in cui il governo Prodi si manteneva il 70% del ristoro nucleare e ai comuni nuclearizzati diede solo il 30%. Fu costituita l’A.N.C.I.N. con sede proprio a Latina, ma la mancata firma dell’opposizione tardiva fece sfumare un importante recupero di risorse per la città.

“Latina città europea della cultura? Per il mio DNA Latina dovrebbe diventare città mondiale della cultura, ma stiamo con i piedi per terra. In quegli anni il teatro non era a norma ma si va in deroga, ed io che sono stato 25 anni ragioniere capo dei vigili del fuoco sapevo le procedure come si facevano e dialogavo con il comandante dei vigili del fuoco. Non mi sono costituito contro il comando dei vigili del fuoco di latina. Non ci si può costituire contro un’altra costituzione, non si confligge con le istituzioni, si dialoga e ci si confronta. Che cosa mi rappresenta una costituzione di parte civile contro il comando provinciale dei vigili del fuoco?”

“Centenario? Io mi auguro che sarete voi i primi firmatari di un disegno di legge bipartisan da presentare al Parlamento Nazionale perché sia fatta una posta in bilancio per il centenario della nostra città”.

“Quando qualcuno mi ha dipinto come un giurassico, io sto gettando il cuore oltre l’ostacolo e se nostalgia ho, ho nostalgia per il futuro. A chi ha tentato in queste ore di dividerci, dicendo che devono costruire un fronte anti Zaccheo, rispondo dicendo che i fronti rappresentano guerra, morte. Noi non siamo per i fronti, siamo per la pacificazione della nostra città e per costruire un nuovo soggetto politico che vada oltre il centro destra e che scruti oltre l’orizzonte”.

“In tutte le città d’Italia, nel palazzo comunale c’è l’anagrafe, si celebrano matrimoni. Se io dovessi vincere questo lo farò”.

Luigi Calligari

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TAGGATO:centro destraelezioniLatinaVincenzo Zaccheo
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