“È al termine di una lunga e sofferta riflessione che ho deciso di rassegnare le mie dimissioni da consigliere comunale, un gesto che reputo doveroso nei confronti della cittadinanza e di coloro che dal 2017 avevano riposto in me la loro fiducia”.Con queste parole la consigliera comunale del Partito Democratico, Federica Fiorini, ha spiegato le ragioni che l’hanno spinta a rassegnare le proprie dimissioni.
“Un atto dal quale non posso più esimermi per ragioni di coerenza con i miei valori e con i miei principi – ha proseguito la consigliera Dem – Chi mi conosce lo sa, non sono il tipo di persona che si tira indietro facilmente, cerco sempre di portare a termine gli impegni che assumo ma, ancor prima dell’appello del sindaco, avevo preso la decisione di rimettere il mio mandato in seguito alle vicende giudiziarie che hanno visto coinvolta la nostra amministrazione, comunicandolo al partito prima di renderlo ufficiale.
Ho intrapreso questa avventura piena di entusiasmo, seppur consapevole di saperne poco ma con una voglia di imparare e di portare fattivamente il mio contributo alla causa. Mi sono impegnata molto, nonostante le difficoltà iniziali, a comprendere i meccanismi della complicata macchina amministrativa.
Non è stato facile e in diverse occasioni ho anche pensato di lasciare, perché troppo spesso mi scontravo con una oggettiva difficoltà a rendere esecutive le mie proposte, le mie idee, i miei progetti. Insieme ai colleghi del Partito Democratico e grazie al sostegno del mio elettorato che ha avuto fiducia nei miei mezzi, comunque ho cercato di continuare e di accrescere ulteriormente le mie competenze.
Ho sempre cercato di far valere le idee che potessero puntare al bene comune. Purtroppo la vicenda che ha gettato discredito sul Comune di Sezze ha vanificato ogni mio sforzo. Le funzioni assegnatemi non erano specificatamente inerenti il settore interessato dalle note vicende, sebbene l’accaduto investa anche me, come tutti gli amministratori, ma con responsabilità diverse.
Quanto accaduto non fa che confermare come il problema sia a livello di sistema. Un sistema spesso incapace di agire o reagire quando la responsabilità non è diretta.
Comprendo la diffidenza e lo sdegno della cittadinanza per quanto accaduto, in tutto e per tutto a quello che provo io come cittadina.
Chiedo senza indugio al mio partito di tornare a confrontarsi con la base e con tutti quei cittadini che si riconoscono nei nostri valori e nei nostri principi, magari tenendo in considerazione anche le idee dei meno “esperti” della cosa pubblica, comunque utili a ripartire per tornare ad essere credibili e per puntare ad una città migliore.
Lo merita Sezze, lo meritano i nostri cittadini”.




Devi effettuare l'accesso per postare un commento.