“Un libro, una mostra”, questo il titolo dell’evento, tenutasi a Sezze la scorsa domenica 21 gennaio. Il libro è “Chi è il più felice del reame?” scritto da Alberto Di Pinto, la mostra è di Enrica Pagliaroli, pittrice e fotografa terracinese, nonché moglie di Alberto. Due percorsi che trovano il loro punto di intersezione nell’arte, Enrica, attraverso la sua storia, segnata dalle difficoltà ad accettare il proprio aspetto e da una profonda passione per l’arte, è la musa ispiratrice del romanzo di Alberto. E’ stata lei infatti, attraverso una lettera aperta indirizzata ai suoi ex compagni di classe, a scrivere la prefazione del libro. “Cara compagna di classe, spero tu possa perdonarmi se questa mia lettera, indirizzata a te e agli altri compagni è arrivata un po’ tardi, c’è voluto del tempo per capire. – inizia così il racconto struggente letto da Enrica durante la presentazione – Per colpa vostra sono cresciuta timida ed introversa, dislessica e silenziosa, mi bastavano le battute sul mio peso. […] L’arte mi ha salvata, sono cambiata fisicamente ma il conflitto con il mio corpo non si è ancora concluso, del resto il carattere si forma da piccoli e voi, con il vostro bullismo mi avete condizionata ”. Mentre Enrica, emozionata, legge la lettera, le sue parole prendono la forma delle varie opere d’arte appese alle pareti, dagli autoscatti ai dipinti, oltre al grande talento, d’un tratto, si riesce a scorgere anche la sofferenza. La protagonista femminile del romanzo è Aida, un’artista bulimica, che, proprio come Enrica, ha difficoltà ad accettarsi. “La prefazione, che fa leva sulle problematiche del bullismo – ha precisato Alberto Di Pinto – serve al lettore per comprendere cosa si nasconde dietro i demoni che affliggono la protagonista, personaggio ispirato a mia moglie Enrica”. Il protagonista maschile è invece Lorenzo, uno scrittore in crisi, che ha un conto aperto con il passato, a causa di un’esperienza drammatica vissuta da adolescente, di cui si ritiene responsabile. Riguardo alle difficoltà nel trattare il delicato tema della bulimia l’autore ha voluto dare un’immagine alla malattia, mettendosi nei panni di chi ne è vittima; “Approcciarsi ad un tema del genere è difficile – ha dichiarato Alberto Di Pinto – perché si corre il rischio di offendere la sensibilità di chi con questo problema ci convive ogni giorno, quindi ho cercato di dare un volto, di dare un’immagine alla malattia che spesso, per chi ne soffre, prende le sembianze di un amico a cui affidarsi”. Ad allietare l’evento, infine, oltre alle letture di alcuni estratti del romanzo, ad opera di Roberta Carlesimo, gli intermezzi musicali di brani classici eseguiti dalla violinista Elena Simionov.
Francesca Leonoro















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