E’ stata protocollata ieri mattina la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Claudio Damiano. La nota, come anticipato, è stata firmata dai consiglieri Antonio Scarsella ed Emanuele Agostini, esponenti delle opposizioni consiliari, e da Giuseppina Giovannoli, Gilberto Montechiarello e Maria Marcelli, che si erano dissociati dalle scelte future della maggioranza nel mese di dicembre, aprendo una crisi che, stando almeno a quanto visto finora, potrebbe aprire diversi scenari e potrebbe concludersi il prossimo 8 febbraio, giorno in cui presumibilmente verrà convocato il consiglio comunale. In quella occasione, stando ai semplici numeri, Damiano potrebbe essere sfiduciato, potendo contare sui 5 voti della sua attuale maggioranza e il suo voto personale, a fronte dei 7 (i 5 firmatari più Aprile e Cargnelutti che non hanno fisicamente sottoscritto ma che avevano parlato di scelta unitaria delle opposizioni al momento della presentazione della mozione) che voterebbero favorevolmente alla sfiducia. A quel punto per la città si aprirebbe un brevissimo periodo di commissariamento e si andrebbe al voto anticipato previsto per il mese di maggio 2018. In caso contrario, qualora i numeri giochino a suo vantaggio, Damiano potrebbe proseguire nella sua esperienza amministrativa, scavalcando la soglia del 24 febbraio e andando al voto a scadenza naturale, nella primavera 2019.
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