Nessuna scusa formale, ma un ben più costruttivo confronto sulla scelta operata nel corso del consiglio comunale che, di fatto, ha sancito la rottura definitiva nei rapporti tra maggioranza ed opposizione (nemmeno tanto idilliaci prima del “fattaccio”) e, ancora peggio, qualche tensione all’interno della stessa maggioranza, con il presidente della commissione Gestione delle Risorse Ernesto Carlo Di Pastina ad abbandonare l’aula al momento del voto e, in seguito, a smettere di convocare la stessa commissione finché non fosse arrivata una presa di posizione ufficiale del sindaco. E proprio il sindaco ha partecipato alla commissione convocata dal presidente del consiglio Enzo Eramo, prendendo la parola e spiegando la sua posizione sull’argomento. Il primo cittadino ha ribadito la sua convinzione nel merito della questione, quello di non modificare un passaggio dello statuto della SPL (quello relativo al cda) per non essere costretti a rivedere l’intero statuto, ma ha affermato indirettamente che il metodo forse poteva essere attuato in maniera differente, come ad esempio fermare i lavori del consiglio ed arrivare ad una soluzione interna senza creare ulteriori scompigli. Il sindaco ha confermato la sua considerazione nei confronti dei singoli consiglieri e delle commissioni consiliari, chiarendo che non è stata mai sua intenzione delegittimarle. L’occasione della commissione Capigruppi è stata anche utile per allentare le tensioni tra maggioranza e minoranze. Da una parte sindaco e consiglieri di maggioranza hanno sottolineato l’importanza di una dialettica civile tra le parti e nell’interesse comune della crescita della città, dall’altra le opposizioni hanno chiesto maggiore trasparenza e u atteggiamento diverso da parte dell’amministrazione. Una sorta di tregua, che però dovrà avere un seguito se si vorrà arrivare ad un sano confronto sui problemi della città che bisogna risolvere.
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