“Ancora più convinti dalla pochezza delle diverse “proposte” elettorali e dallo squallore dei candidati sindaco che le rappresentano, rinnoviamo l’invito a disertare i seggi o a consegnare le schede in bianco o ad annullarle”. Questo il pensiero del Movimento Libero Iniziativa Sociale, che entra nel merito della tornata elettorale ormai alle porte: “A nostra memoria Sezze non ha mai avuto una campagna elettorale così priva di argomenti ed omertosa. D’altronde chi ha i titoli per poter parlare? La realtà è che le grandi questioni che hanno interessato la nostra città sono quelle su cui solo Movimento libero Iniziativa sociale, nel corso degli anni, ha mantenuto accesi i riflettori non solo a livello locale. Ci riferiamo all’Ecomostro-Anfiteatro, al nuovo depuratore, alla nuova SR 156, al Monastero delle Clarisse, a Palazzo Pitti, all’ex Ufficio Registro di Via Roma. Argomenti che più di qualcuno, a sproposito e non avendone i titoli morali per poterlo fare, ha tentato di tirare fuori come tema da elezioni, dopo essersene da sempre disinteressato. E non ci riferiamo soltanto a chi ha occupato poltrone in consiglio comunale o a chi ha amministrato la provincia per anni, ma anche a chi si ammanta di verginità avendo tra gli ispiratori delle sue liste personaggi che hanno ricoperto incarichi assessorili con deleghe specifiche. Quando MLIS, schierandosi contro i poteri forti locali ed extra che controllano questa zona, è riuscito a far interessare di questi temi organi di informazione nazionali, dalla RAI a Mediaset, passando per La 7, a presentare denunce circostanziate e puntuali interrogazioni, tutti, come si dice, hanno fatto orecchie da mercante. Questi omertosi servi di un sistema di cui fanno parte a pieno titolo, sarebbero coloro che dovrebbero cambiare il paese? Sorvolando sulla consorteria che ha amministrato comune e provincia in questi anni, dove stavano coloro che oggi hanno la faccia tosta di presentarsi come alternativa? Dove erano costoro quando gli esponenti del MLIS rischiavano in prima persona schierandosi contro gli appalti di centinaia di milioni di euro e la loro gestione? Dove erano quando ci schieravamo contro la presidenza ASTRAL? Dove erano quando denunciavamo le pericolose connivenze del sistema politico locale? Dove erano costoro quando abbiamo tentato di fare luce sull’asse patrimoniale plurimilionario del Conservatorio Corradini e sulla sua gestione nel corso dei decenni? Di che dobbiamo parlare poi, di Acqualatina, Dondi e della loro genesi? O della genesi della SPL? Noi certamente andremo avanti”.
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