“A Sezze la crisi di consenso dell’amministrazione uscente è visibile a tutti. La gestione del governo del paese è stata un modello amministrativo nella sua complessità obsoleta, ridotto a una gestione “ordinaria”, priva di spirito, qualità, coraggio e innovazione necessaria per riqualificare la vita della cittadina. Una conduzione amministrativa che ha pensato solo a non scontentare i tradizionali raggruppamenti d’interessi politici. Ora la navetta del PD che ha guidato il paese riusa una coalizione di pezzi vecchi, consumati e svaniti sperando che questi con il loro clientelismo riescano ancora una volta a perforare la barriera di scetticismo rinunciatario che regna da qualche tempo nella città, ormai stanca e sfiduciata da una classe politica considerata non più credibile del tutto inadeguata ma purtroppo riconfermata”. E’ quanto sostiene Vittorio Accapezzato, ex docente ed ex esponente politico della Democrazia Cristiana prima, del centrodestra poi, che in una nota spiega: “A meno di un mese a Sezze saranno chiamati al voto più di 19000 cittadini. I candidati a sindaco che si fronteggeranno saranno sette. Di fronte a un panorama così complesso, in cui forse mancano nomi di spicco assoluto, il risultato delle urne potrebbe anche sorprendere. Spetta agli Elettori il compito di giudicare il comportamento dell’Amministrazione uscente e la scelta di un cambiamento. E’ un appuntamento importante, poiché attraverso alcune scelte che si faranno in questa circostanza elettorale, si metteranno le basi di come sarà Sezze nel futuro prossimo. Sulle spalle dei futuri amministratori pesa una forte responsabilità e il cittadino chiamato a votare deve individuare bene chi eleggere e non si faccia convincere da facili e ingannevoli promesse. L’Amministrazione comunale non è l’ufficio del collocamento, da cui aspettarsi un posto di lavoro. Richiede prendere le distanze dalla mentalità corrotta dei favoritismi. Si dovrà dare fiducia e quindi eleggere persone capaci di poter amministrare bene e onestamente il paese. I problemi che affliggono i Cittadini di Sezze sono numerosi e alcuni sono particolarmente gravi; le risorse finanziarie di cui ora il Comune dispone sono scarse; il compito che attende la futura amministrazione è dunque particolarmente oneroso. I Sezzesi dovranno dimenticare le tante delusioni subite dopo avere a lungo coltivato legittime attese che sono state troppo spesso disattese. I cittadini non chiedono programmi faraonici e vane promesse, ma l’impegno di moltiplicare ogni sforzo per procurarsi risorse necessarie alla realizzazione di progetti importanti per promuovere lo sviluppo equilibrato del territorio e la reale crescita socio economica del paese. Cosa ci si chiede alla futura Amministrazione? Massima attenzione e impegno per favorire l’agricoltura, il commercio, l’artigianato, la vivibilità, i siti dismessi, la viabilità, i parcheggi, il palazzo Santa Chiara, il palazzo dell’orfanotrofio di viale Cappuccini, dell’affitto del locale in Via Roma, la vallicella, i contenziosi con la Dondi e l’A&G, l’anfiteatro, la difesa e la valorizzazione delle bellezze naturali (paesaggio, siti archeologici), ridurre gli sprechi, esentare dall’IMU anche le abitazioni concesse in uso gratuito ai propri figli e le abitazioni possedute da anziani o disabili residenti in istituto di ricovero o sanitario, purché non affittate. Dovrà mirare al recupero del centro storico, la cura del verde pubblico, l’arredo urbano, e al raggiungimento di un turismo realmente sostenibile. La posta in gioco – conclude la nota di Accapezzato – resta quella di avere per Sezze un buon governo, costituito da validi consiglieri comunali all’altezza del loro compito per una città da qualche tempo abbandonata e legata al degrado e una buona politica”.
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