È previsto per oggi alle ore 17 il nuovo appuntamento di MadLab@Manzù, il riuscito esperimento al femminile frutto della collaborazione tra il Museo d’Arte Diffusa a cura di Fabio D’Achille e la Raccolta Manzù/GNAM diretta dalla Dott.ssa Marcella Cossu. Un progetto sperimentale e innovativo ospitato nell’attiguo spazio del Museo, una location di circa 25 mq che ha visto e vede le artiste interagire strettamente con il pubblico, dando vita a un rapporto intimistico tra chi l’Arte la fa e chi la osserva; un superamento delle barriere che spesso si frappongono tra artista opera e pubblico.
Dopo la performance installativa di Stefania Romagna e la mini antologica di Antonella Catini, la pittrice iperrealista Marianna Galati aprirà ai fruitori le porte del suo studio, proponendone una riproduzione. Il progetto rappresenta anche un intreccio tra l’Arte Moderna del Manzù e l’Arte Contemporanea: parallelamente al vernissage di Marianna Galati, la Raccolta Manzù presenta il recente restauro dei cinque dipinti ad olio appena rientrati dalla mostra “Manzù-Marino, gli ultimi moderni” appena conclusasi presso Fondazione Magnani-Rocca di Parma. “Lo spazio, stanza, studio, atelier individuale come condiviso d’artista che sia, luogo comunque dedicato e circoscritto alla concentrazione della mente capace di produrre una qualsivoglia forma di creazione autonoma, diventa in automatico testimonianza e tassello, se non addirittura contenitore, di storie e percorsi unici e irripetibili, tanto per chi ne è anima e protagonista che per chi ne gode dal difuori, come semplice spettatore. Sempre di più, infatti, negli ultimi tempi si è diffusa l’iniziativa denominata “studio aperto”, vale a dire stabilire giornate di visita condivisa agli atelier di artisti contemporanei che, insieme o meno a gallerie private e istituzioni pubbliche, decidono di promuovere la conoscenza di questa importantissima faccia della medaglia, consentendo al visitatore di addentrarsi nel sancta sanctorum di chi l’arte la vive, la combatte e la interpreta ogni giorno. Con gli alti e i bassi della vita, come tutti, ma con, forse, una consapevolezza, un’urgenza e una responsabilità in più.
La stessa che avverte Marianna Galati, giovane rappresentante dellaScuola Pontina, nella precisa scelta di trasformare il cubo fluorescente del MadLab alla Raccolta Manzù, giunto al terzo appuntamento, nella proiezione della sua “stanza” fisica e mentale, là dove si addensano sul tavolo barattoli di colore, pennelli e proiezioni oniriche.