La dichiarazione dei giorni scorsi del presidente del centro Zag Igino Marzullo, circa un allontanamento progressivo dell’amministrazione dall’officina delle arti che ha comportato una vistosa involuzione dello statusd e delle attività promosse dallo stesso centro, famoso nei primi anni di esistenza proprio per la vivacità e per la frequenza delle iniziative, ha sollevato un acceso dibattito cui sono intervenuti il consigliere comunale con delega specifica Martina D’Atino e il rappresentante di Sel Paolo Bovieri. Incassati i due colpi, Marzullo torna ora a dire la sua: “Il mio intento era quello di evidenziare una serie di problemi riguardanti lo stato di abbandono in cui è stato lasciato il centro ZAG in quest’ultimo anno e l’obbiettivo è stato raggiunto, finalmente si sono accesi i riflettori su questo tema. Sono rammaricato però per i toni utilizzati dal nostro rappresentante istituzionale che non sono stati composti, anzi tutt’altro, preferendo alimentare dubbi, supporre irregolarità e contaminazioni politiche, ma non importa perché chi mi conosce sa che non è così. Se in questi anni ho fatto qualcosa per la città nel bene e nel male ho messo a disposizione il mio impegno, il mio tempo e le mie conoscenze al servizio dei cittadini. Credevo che il consigliere D’Atino avrebbe aperto un tavolo di concertazione con tutte le nostre associazioni, ed avviato una fase di confronto dove sarebbero emerse proposte per il futuro, ma non è stato così. Mi sono state lanciate una serie di accuse infamanti che è purtroppo mi troveranno costretto a tutelarmi. Lei si è candidata per rappresentare i giovani di Priverno e anche se le sue idee di gestione sono diverse dal passato ha il dovere di metterle in atto. L’assenza totale di una programmazione e la mancanza di dialogo si è percepita sin da subito nonostante le mie continue offerte di collaborazione. Sono cosciente che se ci sarà un nuovo bando potrebbe portare un cambiamento di rotta. Non ho l’ambizione di essere il direttore del centro all’infinito, ma ho l’esigenza di non far tramontare ciò che di buono è stato creato e fatto fino ad oggi. Tutto è migliorabile, anzi obbligatoriamente deve essere questo l’obbiettivo dei nostri amministratori, io nel mio piccolo non posso che dare il mio modesto contributo con le conoscenze maturate e metterle a disposizione per la città”.
Priverno, il presidente dello Zag Marzullo torna sulla polemica con D’Atino


