Che fine ha fatto l’opposizione a Sezze? E’ questa la domanda che si pone il consigliere di Forza Nuova Roberto Reginaldi. Ma non è solo l’esponente di minoranza che in più occasioni ha concentrato su di sé interi question time e consigli comunali con interrogazioni, proposte e dibattiti. La domanda se la pongono in molti in città, anche se, dati alla mano, si poteva anche capire due anni fa che la situazione in questa consiliatura (la seconda di Campoli) sarebbe stata segnata, con due soli consiglieri (Zarra come candidato sindaco e Piccolo come primo degli eletti) a tenere botta in consiglio di fronte a ben 14 consiglieri strappati dalla coalizione del centrosinistra allargato ad Api e Udc. Nel precedente quinquennio di Campoli qualche sprazzo di minoranza organizzata si era visto, almeno finché il gruppo dei ‘responsabili’ (Di Palma, Reginaldi e Vitelli) non aveva deciso di sostenere il primo cittadino e la maggioranza in alcune battaglie. Già da quel momento si era vista la pochezza del centrodestra setino e nel maggio 2012, con quel 70,2% che sapeva tanto di plebiscito, le cose sono andate addirittura peggio. A ‘rianimare’ la dialettica politica setina ci ha pensato proprio Reginaldi, che dopo essere stato ‘ripescato’ come primo dei non eletti nell’Api è riuscito a reggere solo un anno all’interno della variegata maggioranza, salvo poi passare a Forza Nuova e diventare, di fatto, l’unica opposizione alla squadra di Campoli. O almeno, Reginaldi forse pensava di andare a far compagnia a Zarra e Piccolo e magari mettere in difficoltà il centrosinistra e programmare le basi per la corsa a sindaco del 2017, ma così non è stato. Anzi, paradossalmente, da quando in minoranza si sono trovati in tre, due di loro (Zarra e Piccolo) hanno praticamente smesso di frequentare l’aula consiliare o, quando ci sono, preferiscono non intervenire. In questa situazione l’unica voce fuori dal coro (se non si considerano alcune impennate dell’area critica del Pd o di qualche consigliere, tipo Di Palma e Brandolini) è quella di Reginaldi, che proprio per questo motivo ha deciso di lanciare un appello: “Ad eccezione di Forza Nuova, sempre puntuale con le sue interrogazioni, sempre presente nei consigli comunali convocati, l’opposizione è sparita. Come sono spariti anche gli aspiranti candidati sindaci con i loro candidati consiglieri di liste che si proposero alternativa di Campoli. Che fine hanno fatto – si chiede Reginaldi – le decine di candidati consiglieri che hanno ottenuto voti a tre cifre? Spariti. Chi veramente interessato – l’appello del consigliere di Forza Nuova – non deve limitarsi a parlare di politica elencando problemi in prossimità di elezioni. Il mio appello, a quelle forze politiche presenti nel territorio, ad un’incontro programmatico per mettere in campo un progetto nei prossimi 36 mesi, serio e costruttivo. Altrimenti non ci si può definire alternativa. Se tacciono ora, tacciano per sempre”.